REGIONE, LE DESTRE LECCHESI
BEFFATE IN CONSIGLIO.
NOGARA NON PASSA,
ZAMPERINI SOLO COI RESTI

LECCO – Hanno poco da celebrare le destre lecchesi dagli esiti della squadra del secondo mandato di Attilio Fontana a Palazzo Lombardia. Tanto la Lega quanto Fratelli d’Italia infatti non escono bene dal confronto tra gli omologhi partiti nelle altre province.

Il Verbale delle operazioni dell’ufficio centrale regionale – reso noto in contemporanea alla presentazione della Giunta – certifica uno smacco per i meloniani della riva orientale del Lario. Giacomo Zamperini infatti entra sì nel parlamentino milanese ma il seggio, si legge, viene garantito solo dal “gioco dei resti”, ovvero un complicato meccanismo studiato per ripartire i voti nel sistema proporzionale. Non un bel biglietto da visita al cospetto degli altri “fratelli”, eletti con risultati ben più netti.

In casa padana invece se da una parte si festeggia l’ingresso di Mauro Piazza nella squadra di Fontana, dall’altra parte si piange per l’esclusione di Flavio Nogara. Il ruolo di sottosegretario garantisce a Piazza la partecipazione alle riunioni di Giunta ma senza diritto di voto e, cosa più importante, non prevede le sue dimissioni da consigliere. Piazza mantiene quindi il seggio che, in caso di abbandono, sarebbe invece spettato a Nogara.

Per restare in tema di aggiustamenti, uno sguardo ai territori limitrofi. In Valtellina Massimo Sertori si tiene stretto l’assessorato agli Enti Locali e Montagna, già ricoperto nella passata legislatura. Si libera quindi un posto in consiglio che verrà occupato dalla chiavennasca Silvana Snider, prima dei non eletti nella Lega. Dinamica simile a Como: Alessandro Fermi, nominato assessore (Università, Ricerca e Innovazione), lascia spazio nel parlamentino a Gigliola Spelzini (Lega).

RedPol

 

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