LECCO – Conclusa la seconda edizione, prima internazionale, del Master “RehabTech: Technologies for Innovation in Rehabilitative Medicine and for Assistance – from technological innovation to clinical translation, research, and healthcare management”, promosso dal Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, grazie alla collaborazione di un partenariato composto da eccellenze in ambito accademico, clinico e scientifico.
Aula magna gremita per la cerimonia di proclamazione e conferimento diplomi che è stata aperta dai saluti istituzionali del prorettore del Polo di Lecco, Manuela Grecchi, e della codirettrice del corso, Alessandra Pedrocchi. I lavori sono poi proseguiti con la chiamata dei 36 studenti al cospetto della commissione incaricata di conferire loro il titolo di Master, composta da: Franco Molteni, direttore del Centro di riabilitazione Villa Beretta dell’Ospedale Valduce, Michela Bassolino, di HES-SO Valais Wallis, Eleonora Guanziroli, ingegnere biomedico del Centro di riabilitazione Villa Beretta dell’Ospedale Valduce, Emilia Biffi, ingegner biomedico dell’IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia e Giuseppe Andreoni, professore del Politecnico di Milano.
La formazione delle figure professionali che operano nei settori della riabilitazione e dell’inclusione sociale segue oggi percorsi paralleli e indipendenti. Solo sul campo le diverse professionalità si incontrano, si integrano e imparano a interagire, con tutte le difficoltà che ne derivano. Il master “RehabTech” ha riunito in aula professionisti con background differenti, con formazioni cliniche e ingegneristiche che, al termine di questo percorso, hanno una visione completa dei vantaggi e delle criticità legate all’integrazione delle tecnologie nell’attività clinica riabilitativa e al management della continuità di cura e dell’inclusione sociale, massimizzando l’impatto di tali tecnologie nella vita dei pazienti, dei loro famigliari e degli operatori clinici.
Più di 100 docenti internazionali hanno contribuito al percorso formativo, con esperienze didattiche in laboratori di ricerca e clinici in Italia, Spagna e Svizzera, sviluppando profili di livello internazionale. La presentazione dell’esperienza di questo master è stata richiesta sia alla scorsa edizione della Rehabweek 2023 a Singapore, sia al prossimo World Congress in Neurorehabilitation 2024 a Vancouver, dove il tema della formazione transdisciplinare in medicina riabilitativa è evidenziato come un’urgenza della comunità internazionale.
I direttori del Master, Alessandra Pedrocchi del Politecnico di Milano, Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (alla Direzione del Master fino a ottobre u.s.) e Franco Molteni dell’Ospedale Valduce – Centro di riabilitazione Villa Beretta, hanno manifestato grande soddisfazione per le attività svolte e per il livello degli elaborati finali prodotti dagli studenti. La classe, caratterizzata da una forte interdisciplinarietà, ha infatti sviluppato lavori di grande qualità che approfondiscono tematiche molto importanti per il settore della riabilitazione. I partecipanti si sono spesi con impegno e professionalità e, lavorando in team multidisciplinari, hanno acquisito un bagaglio di competenze che potranno immediatamente trasferire nei loro contesti lavorativi con importati ricadute sul benessere del paziente.
RehabTech ha ricevuto il patrocinio dal Gruppo Nazionale di Bioingegneria, da International Industry Society in Advanced Rehabilitation Technology, dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa e dall’International Consortium for Rehabilitation Robotics, ed è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo, Univerlecco, Merz Therapeutics, TecnoBody e Welion di del gruppo Generali.