LECCO – Spesso la centralissima piazza Garibaldi è stata riferimento per le nostre cartoline. In questa puntata della rubrica Lecco Ieri & Oggi la piazza è finalmente protagonista. Osserviamo dunque il monumento a Garibaldi e uno degli edifici più importanti per la vita sociale e culturale lecchese: il Teatro della Società – attualmente chiuso in attesa di manutenzioni.
Iniziamo dal Teatro, uno tra le numerose opere che caratterizzano il lavoro del noto architetto lecchese Giuseppe Bovara. Edificato intorno al 1844, rischiò la demolizione nel 1951 ma dopo una lunga campagna di restauri fu riaperto al pubblico nel 1969 e verso la fine degli anni Settanta fu adornato da Orlando Sora con l’Età della Vita.
Per quanto riguarda il monumento all’epico condottiero risorgimentale Aloisio Bonfanti nel suo libro Dal vecchio borgo alla grande Lecco ricorda che il 16 novembre del 1884 era stato inaugurato a Lecco il monumento all’Eroe dei due mondi, morto solo da due anni, per celebrare le quattro visite che il generale aveva fatto in città tra il 1859 e il 1866, e pare che il monumento lecchese possa essere il secondo monumento a Giuseppe Garibaldi posto in Italia dopo quello sito a Roma, in quanto quello posto a Cesenatico, che rivendica la primogenitura, fu inaugurato solo il 2 agosto dell’anno seguente. Sul piedistallo sono riportati i nomi dei quattro garibaldini che parteciparono alla spedizione dei mille nativi del territorio lecchese: i fratelli Carlo e Giuseppe Torri Tarelli di Onno, residenti nella vecchia contrada della Maddalena, Ernesto Berthé di San Giovanni e il valsassinese Tranquillo Baruffaldi di Barzio.
Venendo ora al confronto tra le due immagini salta all’occhio che all’epoca in cui fu scattata la foto della cartolina, il 1901, il monumento di Garibaldi si trovava al centro della piazza, circondato da un’inferriata con dei lampioni, simile a quella che circonda il monumento al Manzoni, e che fu poi successivamente spostato davanti all’ingresso del Teatro sociale e circondato da un’aiuola.
L’unica altra differenza sta nella pavimentazione della piazza, oggi in sampietrini, mentre un tempo era in terra battuta, per agevolare il transito dei carri.
A.G.
Cartoline d’epoca tratte da Gigi Amigoni, Lecco 1900: un saluto in cartolina, Calolziocorte, Amigoni G.; foto di Lecconews.lc
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