Egregio direttore,
Formigoni l’aveva ben capito il Sessantotto, ma per quell’ingombrante figura del fascistissimo padre, che comanda anche dalla tomba, non poteva che tornare indietro per dare vita insieme a quel prete e con altri a Comunione e Liberazione, comunità ecclesiale di destra, integralista e appartenente a un mondo medievale.
In sintesi, il Celeste Formigoni, da quella posizione non poteva che perorare la libertà di educazione e la libertà sanitaria di tutti. Ma quelle libertà divennero un bene economico, sempre e solo economico, armonico a un liberismo accettato. Conseguentemente privatizzato, che applicò in prevalenza dal Pirellone, in primis alle libertà e come c’era da immaginarsi, in primo luogo, alla sanità.
Condannato al carcere a sei anni, è ora in libertà. Ma la durata del carcere è stata di solo sei mesi su sei anni di pena. Ma, per i poveracci, specie se immigrati o tossicodipendenti, il carcere è una condanna immediata e duratura. Ora ha comunicato che parteciperà alle elezioni europee e nessuno che supponga che questo sia il prodromo della sostituzione di Berlusconi, recentemente defunto. Il suo approdo a Forza Italia è di lungo tempo, però il ruolo a capo di questa sarà molto breve.
Nella Costituzione non si può alludere al carcere come fosse luogo di pena; nella Costituzione il carcere non c’è , non esiste e non è previsto, l’unica cosa che c’è è la rieducazione, ma non sappiamo cosa voglia dire se non interpretiamo la stessa come voler cambiar vita. Nella vicina Svizzera, che viene individuata come truce e un po’ tignosa, l’ergastolo è fissato al massimo in quindici anni di pena.
Quello che si chiede è l’abolizione del carcere come luogo di pena e la riduzione dell’ergastolo. Altrimenti quale rieducazione potrebbe esserci? In cambio del mantenimento delle intercettazioni così essenziali all’individuazione dei mafiosi e dei malavitosi in genere. Ma questo non si verificherà, stante la Meloni e l’esistenza di pregiudicati che sono deputati, senatori e colletti bianchi. Però Formigoni, per il quale avevo chiesto, tra i pochissimi, la libertà dal carcere, potrà continuare la sua impresa e pretendere il luogo che fu di B. relativamente soddisfatto della sua condanna, che avrebbe impedito ulteriori e nuovi danni, se non limitata al periodo di incarcerazione. Fine pena mai o tutto il carcere per i poveracci, per il Celeste fine pena subito!
Sandro Magni
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