SCUOLA: IL LEOPARDI PROPONE
LA NUOVA DIDATTICA APERTA
“PER PARTIRE DAL RISULTATO”

lieco leopardi Prato, Meroni, Agostoni, Cordoba, Salerno 2LECCO – È partendo dalle parole di papa Francesco che prende piede l’iniziativa del liceo Giacomo Leopardi, esclama il preside Giuseppe Meroni, “Per educare un uomo ci vuole un villaggio” a ciò si ispira la nuova proposta didattica avente per protagonisti i 170 studenti del villaggio, congiuntamente a insegnanti, società civile, università e famiglie. I ragazzi sono attori e prendono parte in prima persona all’insegnamento, didattica dinamica e interattiva costituita da una poliedricità di progetti.

Molti insegnanti provengono direttamente dal mondo del lavoro e collaborano direttamente con gli specialisti nelle differenti discipline o con studenti del politecnico di Milano residenti al polo di Lecco. Tra i progetti un laboratorio fotografico con street exhibition; la collaborazione del dipartimento di statistica con il Centro meteo lombardo e l’ARPA Lombardia; educazione fisica volta a insegnare non solo uno sport ma un mestiere con l’aiuto dei motociclisti della Moto3. Il dirigente scolastico esplica come l’innovazione di un liceo delle Scienze applicate sia dovuta a una struttura rivoluzionaria data dalla razionalizzazione dell’insegnamento con chiaro lo scopo dello stesso, al quale interverrà lo studente in prima persona; avendo chiaro lo scopo sarà possibile partire dalla fine, dal risultato per poi dedurne la sintesi.

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I voti non saranno sommati tra loro e definiti da una media aritmetica, in quanto saranno influenzati non solo dalle competenze, ma anche dalle abilità acquisite. Il preside Meroni conclude con due osservazioni: molte scuole fanno progetti, ma solo questa scuola è essa stessa un progetto; la proposta implica tutti i soggetti e in altre scuole, visto il numero eccessivo di iscritti, ciò non sarebbe possibile. Il quartiere Rancio di Lecco illustra l’innovazione data dal liceo G. Leopardi mediante un open day previsto per il 21 novembre.

M.P.