SINDACATI DAL PREFETTO:
“LA SICUREZZA SUL LAVORO
NON È NEGOZIABILE”

LECCO – Ricevuti dal prefetto di Lecco Sergio Pomponio i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno sottoposto i dati relativi agli infortuni sul lavoro, in crescita, rispetto al 2021.

Molteplici le sollecitazioni portate dai sindacati all’attenzione del Prefetto: dai tavoli di confronto a livello territoriale alla proposta di vincolare i finanziamenti delle imprese agli investimenti in salute e sicurezza, oltre a un impulso netto dell’attività ispettiva. Nodale il tema della formazione, che non può ridursi a mera predisposizione di informazioni prive di autentico valore formativo.

È stato, pertanto, formulata e recepita, da parte del prefetto, la proposta di attivare un confronto a livello provinciale, tra Istituzioni, rappresentanze datoriali e parti sociali per intraprendere iniziative a tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori. Tra i messaggi da promuovere la non negoziabilità della sicurezza; valore non contrapponibile a un concetto sano di sviluppo economico e sociale.

“Un infortunio sul lavoro, da quelli meno gravi a quelli che esitano in tragedia, è sempre un momento patologico del sistema, che non può lasciare indifferenti le Istituzioni, le quali sono tenute a un’azione coordinata, non solo di controllo e sanzionatoria, ma anche e soprattutto di prevenzione” ha dichiarato il prefetto Pomponio, che ha evidenziato come la cultura della legalità sia precondizione e garanzia della sicurezza sul lavoro.

Legalità – ha precisato il prefetto – che può essere tutelata in vari modi, dalla sottoscrizione di protocolli, a un attento controllo dei costi del personale o della sicurezza da parte delle commissioni di gara in caso di gare d’appalto”.

Unanime la convinzione che i controlli ispettivi costituiscano uno strumento di prevenzione e contrasto, che va potenziato e salvaguardato da riduzioni della spesa pubblica.