SOFFIATORE DI FOGLIE AL RIFUGIO
ALPINISTI E AMANTI DEL RESEGONE
SPAZIENTITI PER IL DISTURBO

La Monza sopra la pinetaLECCO – Caro Direttore, questo sabato eravamo in molti a godere di questo piacevolissimo strascico di estate sulle montagne lecchesi ma chi ha scelto di salire alla Capanna Alpinisti Monzesi ha dovuto fare i conti, una volta ancora, con chi evidentemente crede di poter disturbare impunemente il prossimo che, invece, vorrebbe starsene qualche ora in pace, cercando riposo e relax all’aria libera. Da metà mattina a metà pomeriggio, infatti, di relax c’è ne è stato davvero poco su quel versante del Resegone. Come è accaduto in altre occasioni, anche sabato, qualcuno dal sovrastante rifugio Ghislandi si è premurato di rovinare la bellissima giornata autunnale a chi cercava solo un po’ di tranquillità, gustandosi all’aperto la buona cucina dei nuovi gestori, Angelo e Valentina.

Rifugio Ghislandi al Fo

Come ha fatto “il qualcuno” a turbare la quiete della valle, è presto detto: un anziano e volenteroso signore, che poi ho immortalato davanti al Ghislandi, per tutte quelle ore ha usato un rumorosissimo soffiatore per spazzare dalle foglie secche il piazzare e le aree confinanti con il rifugio. Lo stesso antiecologico sistema viene usato da parecchi anni, ogni autunno. Lamentele ce ne sono già state parecchie in passato ma per ora nulla è cambiato. Visto che di foglie ne cadranno ancora molte, non sarebbe il caso di “rispiegare” al volenteroso signore che oltre al buonsenso e al rispetto delle esigenze altrui, esiste anche un piano di azzonamento acustico comunale con relative sanzioni, che impedisce di provocare rumori molesti per i propri simili in città come in montagna? Anche gli animali che vivono in quella bellissima zona, ci scommetto, avrebbero qualcosa da dire a chi li disturba, con regolarità quasi svizzera. Si può sapere chi ha incaricato questo signore di fare tutto quel baccano, ogni fine settimana, alla faccia di chi sale in montagna per riposarsi un po’?

Pareti arrampicata dalla MonzaProteste si sono registrate più tardi, con toni assai più coloriti della mia meditata cronaca dei fatti, anche da parte dei giovani arrampicatori che stavano appesi sulle vicine pareti: nelle ore centrali della giornata, infatti, hanno dovuto sorbirsi tutto quel trambusto, senza poter sfuggire al rumore del molesto e petulante “soffiatore”. Il rispetto dell’ambiente si vede anche da queste cose e siccome, la roba va avanti da troppo tempo, è il caso che il comune competente per territorio intervenga rapidamente. Non so se siamo in comune di Calolziocorte o in quel di Lecco ma la pazienza è davvero finita. Non è più possibile continuare così!!

Grazie per l’ospitalità, a nome del rispetto dell’Ambiente e dei molti escursionisti affezionati a questi luoghi incantevoli.

Lettera firmata