Senza alcuna volontà di fare polemica intendo precisare alcune questioni riguardanti la cabina elettrica dello stadio Rigamonti Ceppi.
Attraverso un accesso agli atti ho verificato ciò che già conoscevo, seppur non nel dettaglio, che mi ha confermato la validità dei contenuti presenti nella mia mozione presentata in consiglio comunale il 17 novembre 2025 e che avrebbe consentito al Sig. Sindaco di affrontare nei tempi e con le modalità da lui ritenute opportune la soluzione del contenzioso con la Calcio Lecco.
Dall’altra parte avrebbe rassicurato il presidente Aliberti sulla volontà di tutto il consiglio comunale di risolvere i problemi aperti.
Ho letto con attenzione sia le convenzioni che le determine specifiche.
Con la determinazione n. 2058 del 14.12.2023 la Giunta comunale autorizzava un “affidamento diretto del servizio tecnico professionale attinente alla progettazione degli impianti elettrici cabina di trasformazione MT/BT con assunzione di spesa”.
Questo per realizzare un più efficiente funzionamento degli impianti elettrici presenti nello stadio e la rimozione, così si legge nella determina del Comune, dell’attuale vetusto impianto di cogenerazione.
La spesa assegnata al professionista Per. Ind. Dario Colzani, che ha svolto la “relazione tecnica specialistica per opere da elettricista” è stata pari a 6020,70 euro.
Quindi l’intento del proprietario (Comune) era chiaro e inequivocabile; faccio il progetto ed eseguo le opere.
Non avrebbe senso far fare un proprio progetto con un affidamento pagato dai contribuenti lecchesi se non ci fosse la volontà di promuovere la realizzazione della nuova cabina elettrica.
Anche sulle convenzioni tra Calcio Lecco e Comune il testo, per quanto mi riguarda è stato malinterpretato, ci sono paragrafi e capoversi che determinano le responsabilità della manutenzione straordinaria su determinati segmenti in capo al proprietario (Comune).
Io mi fermo qui, non ho alcuna intenzione di accendere la miccia di ulteriori polemiche, ma il dettato contrattuale è chiaro come la volontà di stabilire la responsabilità del proprietario nel addivenire al riordino della cabina elettrica, altrimenti non sarebbe comprensibile l’affidamento diretto di un incarico tecnico .
Ora, anche per uscire da questo vicolo cieco, è opportuno che tutti i consiglieri comunali si leggano attentamente la delibera anzidetta e le convenzioni, si ritorni urgentemente a discutere, senza pregiudizi, delle potenziali soluzioni con tutti i gruppi presenti in consiglio comunale e si facciano proposte per ripristinare con la Calcio Lecco un ambiente sereno e proficuo di relazione.
Lo stadio è di proprietà di tutti i lecchesi e va salvaguardato nella sua mission principale, sono convinto che questo sarà l’auspicio di tutte le forze politiche che hanno la responsabilità di offrire soluzioni ad una tensione che va inevitabilmente stemperata.
Corrado Valsecchi
Capogruppo consiliare di Appello per Lecco
