SULLE STRADE DI LECCO,
RUBRICA DI TOPONOMASTICA:
PIAZZA DELLA VITTORIA

PIAZZA DELLA VITTORIA CARTINANome della piazza: Piazza della Vittoria.

Rione e posizione della via: Acquate, la piazza si apre dall’intersezione tra via Renzo e via Lucia e le collega a via Perpetua.

LECCO – Per il XV episodio della nostra rubrica ‘Sulle Strade di Lecco’ torniamo ad un evento storico che ha segnato profondamente la storia italiana: la Vittoria del 1918.

La piazza centrale del rione di Acquate, un tempo denominata piazza Manzoni, almeno fino alla legge di unificazione dei borghi promossa dal regime fascista nel ’24, fu nominata piazza della Vittoria in onore appunto della vittoriosa uscita dal primo conflitto mondiale.

I leader dell'Intesa alla Conferenza di pace di Parigi (da sinistra a destra: Lloyd George, Vittorio Emanuele Orlando, Georges Clemenceau, Woodrow Wilson).
I leader dell’Intesa alla Conferenza di pace di Parigi (da sinistra a destra: Lloyd George, Vittorio Emanuele Orlando, Georges Clemenceau, Woodrow Wilson).

Prima di approfondire la vittoria italiana nella prima guerra mondiale vale al pena ricordare il perché della sua importanza, almeno dal punto di vista storico, tralasciando il patriottismo che potrebbe derivarne. La vittoria del 4 novembre 1918 è importante perché diede il via ad un interessantissimo periodo che ebbe fine con l’omicidio di Matteotti. In questi anni in Europa, aveva cominciato a soffiare un forte vento da est carico di idee in cui tutti gli uomini dovevano essere uguali a prescindere da quanto possedessero. L’omicidio Matteotti, prima ancora la marcia su Roma, e subito dopo le leggi Fascistissime, posero la parola fine a tutto questo, a questo slancio democratico e liberale che aveva caratterizzato gli anni precedenti.

Uno dei motivi è proprio la vittoria nella prima guerra mondiale. Se da un lato fu motivo d’orgoglio, l’aver prevalso sul centenario Impero Austro-Ungarico, dall’altro si era diffusa fin dall’indomani della pace di Parigi quel sentimento che gli storici ancora oggi definisco come “Vittoria Mutilata”, termine coniato da Gabriele d’Annunzio e dalla corrente futurista. D’Annunzio sostienne che nel momento della Conferenza di Pace di Parigi non furono infatti rispettate le condizioni dettate dal patto di Londra.

Il generale francese Foch, il Primo Ministro francese Clemenceau, quello britannico Lloyd George, quello italiano Orlando e Sidney Sonnino.
Il generale francese Foch, il Primo Ministro francese Clemenceau, quello britannico Lloyd George, quello italiano Orlando e Sidney Sonnino.

In ogni caso l’Italia ottenne dalla vittoria la concessione del Trentino e dell’Alto Adige, la zona del Friuli, la Venezia-Giulia, l’Istria e la Dalmazia ad eccezione della città di Fiume; questo mise definitivamente la parola fine al Risorgimento italiano.

Come era stato nel 1815, durante il Congresso di Vienna, in cui i principi di legittimità avevano prevalso su quelli di nazionalità e indipendenza e avevano portato l’Europa a iniziare un lento ribollire, prima popolare, finché non divenne nazionale, portando così alla guerra, anche nel 1919 i conferenzieri non furono da meno: i paesi sconfitti uscirono massacrati, i governi di allora caddero e quelli che ne fecero le spese furono i loro successori, tanto da condurre l’Europa verso un nuovo baratro, e verso tempi così bui che in pochissimi anni causarono una nuova apertura delle ostilità. Ancora una volta gli eserciti avrebbero passato il Reno.

A. G.

Piazza della Vittoria, Acquate.
Piazza della Vittoria, Acquate.