“TI APRO COME UN CAPRETTO”:
CALOLZIO, CONDANNA A 5 ANNI
PER PEPPINO DE PASQUALE

LECCO – Condannato a 5 anni Peppino De Pasquale per tentata estorsione, minacce e danneggiamento. La pena è stata inflitta nel pomeriggio dal collegio giudicante presieduto da Bianca Maria Bianchi nei confronti del 62enne di Calolziocorte che in passato era già stato condannato a 8 anni e 4 mesi per traffico illecito di rifiuti.

L’episodio incriminato risale al 10 marzo 2019, quando De Pasquale – oggi assistito dall’avvocato Viviana Bove – avrebbe chiesto ad un 36enne, amico del nipote, prestiti da 30 a 50 euro con cadenza settimanale sostenendo di essere in difficoltà e di averne bisogno per andare avanti. Al rifiuto del più giovane, il pregiudicato avrebbe preso a mazzate la sua auto e, brandendo un coltello, minacciato la vittima di avergli negato il prestito da 10mila euro.

Nel dibattimento sono stati sentiti gli inquirenti, il fratello e il nipote, ed è spuntata una frase che sarebbe stata pronunciata da Peppino De Pasquale nei confronti dell’amico del nipote: “Dobbiamo regolare i conti, altrimenti ti apro come un capretto“.

Al termine della requisitoria il PM Chiara De Francesco ha chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi, mentre il difensore ha proposto l’assoluzione o il minimo della pena per non esserci prove del fatto. Oggi il collegio, presieduto dal giudice Bianca Maria Bianca, a latere Giulia Barazzetta e Gianluca Piantadosi, ha inflitto a Peppino De Pasquale cinque anni di pena.

Inoltre il collegio ha trasmesso gli atti in Procura nei confronti del fratello e nipote falsa testimonianza.

A. Pa.