UN ANNO DI LIDL, PER TREZZI “CERTI POLITICI ANDREBBERO PARCHEGGIATI”

Cara Lecconews,
fra pochi giorni, il 23 febbraio, sarà giusto un anno da quando a Germanedo in pompa magna alla presenza di istituzioni, associazioni e bandierine, si inaugurava il supermercato Lidl.

Non capisco perciò come sia possibile che trascorso così tanto tempo, sollecitati più volte sindaco e Giunta – ancora sei mesi fa con protocollo e domanda in consiglio comunale – i parcheggi pubblici e liberi lì segnalati, previsti come oneri di urbanizzazione, non sono ancora aperti e a doverosa disposizione dei cittadini.

Va bene che il Piano di lottizzazione ha impiegato 20 anni a concretizzarsi in cambio di una sopravvalutata pista ciclopedonale lungo il supermercato, una rotonda propedeutica ad entrarci nel supermercato stesso e appunto un centinaio di parcheggi pubblici…

Però in tutto questo tempo han messo dal primo giorno all’esterno un ampio cartello che ne segnala la presenza: “Parcheggio Lidl pubblico” e così in testa all’ingresso dei parcheggi sotterranei una scritta ne quantifica e differenzia tipologia e numero: “oltre 60 posti auto Lidl gratuiti e 90 posti auto pubblici” ma da allora e nonostante i solleciti al Comune quando si entra e percorre lo scivolo del tunnel questi non ci sono.

Dei 90 pubblici liberi a disposizione si è solo aggiunta un’insegna luminosa che richiama il nome del complesso “Cà del Lario” ma tutt’ora bloccati da una saracinesca, una doppia sbarra e pure le transenne.
Questo dopo ben un anno dall’inaugurazione del supermercato e ripetuti solleciti.

Il sindaco e l’assessora alla mobilità, che però tendono all’immobilità, parlavano a settembre, quando risollecitati che “a breve” sarebbero stati presi in carico da LineeLecco (diventando così a pagamento, guarda un po’). Questo indefinito “a breve”, malgrado solleciti, è ormai lungo mesi e mesi, ma già in fondo cosa sono davanti a una vita intera?

Chissà quando ci si abituerà a trasformare le promesse in impegni e a far fare e finire prima i lavori di interesse pubblico e solo poi quelli privati?

Certi politici andrebbero parcheggiati.

Paolo Trezzi
Lecco