PARLA TROPENSCOVINO:
IL LEADER PROVINCIALE PD
A RUOTA LIBERA SU MAFIA,
GIOVANI, BRIVIO&PIAZZA…

LECCO – Abbiamo sollecitato il riconfermato segretario provinciale del Partito Democratico, Manuel Tropenscovino, con una lunga serie di domande – anche spinose – su presente e futuro del PD lecchese.

Il giovanissimo leader (appena 28 anni) non si è tirato indietro, fornendo risposte articolate e approfondite collegate ai temi principali dell’agenda politica.
Ma non solo.

Ecco l’esito del colloquio tra l’esponente politico e il direttore di Lecco News:

Segretario, partiamo “velenosi”: candidatura unica per mancanza di alternative?
No. Abbiamo voluto fare tutti un grande sforzo per arrivare ad una candidatura che a livello provinciale fosse unitaria innanzitutto. Non era scontato e non era nemmeno semplice, ma ci siamo detti che oggi in un periodo di sfiducia dei cittadini verso la politica l’obiettivo di tutta la Federazione di Lecco è quello di ritornare ad avere una ampia partecipazione nei circoli e nei nostri luoghi di confronto, così come pensare e costruire le proposte del PD ai problemi che le persone vivono quotidianamente sul territorio: sulla sanità, sulla mobilità, sulla scuola e sul lavoro. Certo ci sono delle diversità nel nostro partito e sono sensibilità che arricchiscono il dibattito, quando ci si confronta sulle idee, ma consapevoli di queste diversità una comunità nei momenti di difficoltà deve correre insieme su obiettivi comuni, per questo il congresso unitario. È stata una scelta maturata e condivisa.

Un segretario 28enne (da poco) apre prospettive di ulteriore ringiovanimento del PD in provincia, o basta Tropenscovino a “far media”?
Non basta. Oggi c’è un bel gruppo di under 35 che amministrano, hanno ruoli di responsabilità, sanno mettersi a disposizione del PD, abbiamo sempre lavorato come collettivo tutti insieme. C’è bisogno di investire ancora di più sui nostri coetanei e sulle nuove generazioni, siamo troppo pochi ancora, anche perché sono queste le categorie che vivono e vivranno le contraddizioni di questo periodo sulla propria pelle. A volte si pensa che ormai la politica non sia più un mezzo per migliorare la società, le giovani generazioni non solo devono crederci ma pretenderlo. Questo con la consapevolezza che però se il PD esiste è grazie alle tante ed i tanti che tengono aperti le sedi, organizzano banchetti e discussioni, ci aprono le porte e ci sostengono: diciamo che i senior del PD sono un pezzo fondamentale di questo partito, senza di loro solo noi giovani non basteremmo e da loro abbiamo molto da imparare ancora.

Prime parole ufficiali: “Costruire un grande progetto ed una visione condivisa per la Provincia di Lecco”. Tradotto?…
Oggi nella nostra Provincia ci sono problemi irrisolti, così come molti nuovi. Esistono problemi sulla mobilità. Sulla rete autobus diversi amministratori si stanno scontrando con un servizio che lascia a piedi studenti la mattina, che non sta garantendo un servizio a chi va a scuola ma anche chi deve andare a lavoro. Le linee ferroviarie Lecco-Milano sono tra le peggiori in Regione e mentre i pendolari subiscono disagi e aumentano i costi del biglietto, la dirigenza di Trenord ha pensato di alzarsi lo stipendio, nel silenzio di chi governa Regione Lombardia. Penso ai problemi legati ai presidi ospedalieri – Bellano e Merate, ma anche Lecco – sui quali non c’è una prospettiva e ogni giorno leggiamo di medici che se ne vanno perché la dirigenza continua a nascondere i problemi, ma a pagarne le spese sono i cittadini. Case della comunità che risultano vuote, perché c’è una totale mancanza di programmazione sul fabbisogno di personale. Sul mercato del lavoro e sull’orientamento mi chiedo se sta funzionando tutto correttamente. Leggo che l’amministrazione di centrodestra pensa di aver fatto orientamento degli studenti della Provincia con 5 incontri sul territorio. 5 incontri per circa 15.000 studenti. La prevenzione dal rischio idrogeologico, in un territorio fragile come il nostro, soprattutto per chi viene da Ballabio, dalla Valsassina, è stata una mancanza e lo è tutt’ora. Così sul lavoro: chiedersi dove si creano nuove possibilità di investimento e occupazionali devono essere temi all’ordine del giorno. Tutto questo per dire che il PD si attiva per costruire fin da subito proposte e progetti per migliorare la vita dei cittadini del nostro territorio. Per dare una risposta alle molte fragilità così come ai problemi che rendono più difficile abitare e muoversi nella nostra provincia. Una visione chiara, che parta dalle esigenze dei lecchesi e che dica l’idea del PD per il futuro della Provincia di Lecco.

Ancora: “presenza mafiosa nel nostro territorio”. Caso Silea o anche altro?
L’ultima inchiesta Karpathos coordinata dalla DDA di Catanzaro ancora una volta si è certificato, come se già non lo sapessimo, che a Lecco c’è ancora una presenza mafiosa. Non ci si può più girare dall’altra parte e serve capire e conoscere quello che è successo a Lecco negli anni, cosa sta succedendo oggi e attivarsi per contrastare e riappropriarci di una cultura alla legalità. Non si può pensare che siano episodi isolati, perché periodicamente operazioni che riguardano la presenza della ‘Ndrangheta in Calabria, colpiscono anche il nostro territorio. I rappresentanti locali devono interrogarsi su questo e dire però che nelle istituzioni, nella società e nell’economia del nostro territorio non ci sarà mai spazio per la criminalità. Dopodichè sono convinto che non basti un titolo di giornale per definire se ci siano infiltrazioni in una società partecipata, anche perché da sempre ci sono controlli attenti e puntuali sulle attività di Silea, anche in collaborazione con le forze dell’ordine. È vero che anche se c’è una minima percezione su un fatto, seppure lontana dalla realtà, quei dubbi vanno chiariti e non bisogna lasciare nulla di ambiguo.

Come giudica l’elezione di Crimella segretario cittadino? Cosa cambia per Lecco?
Ringrazio innanzitutto sia Elena Villa, con cui ho condivido un percorso in segreteria provinciale, che Fausto Crimella che raccoglie il testimone di Alfredo Marelli. Era doveroso confrontarsi a Lecco sul futuro del PD cittadino, anche con chiarezza. Mi interessa che da oggi si riparta tutti insieme con la consapevolezza che in città stanno arrivando risultati importanti sulle opere da consegnare alla città e che però molto ancora si può fare. Lo si può fare con un PD forte e credibile, che sostiene l’amministrazione ma che torni nelle strade dei quartieri a confrontarsi con i lecchesi sulle questioni da affrontare. La sfida è al 2026, per continuare con questa esperienza amministrativa e continuare a migliorare la città. Sono convinto che ora lo si possa fare tutti insieme, condividendo il nuovo percorso e le nuove iniziative.

Su Lecco (a lungo termine) come vede il “flirt continuato” Brivio-Piazza e il rapporto PD-Gattinoni?
Non esiste nessun flirt tra Brivio e Piazza. Brivio rimane un esponente del PD importante, lo ha ribadito anche lui stesso in una recente lettera. Un esponente che ha dato molto alla città ed alla Provincia. Ci siamo confrontati molto per questo congresso e abbiamo condiviso le necessità di cui parlavo prima, soprattutto quelle di ricostruire alleanze territoriali con enti del terzo settore ed associazioni che si occupano delle fragilità del territorio, ma anche strategie per definire le scelte amministrative e di gestione dei servizi sul nostro territorio. Come dicevo con questo congresso a livello provinciale c’è stata una consapevolezza che è quella di guardare, nelle diversità, gli obiettivi che, come comunità, vogliamo raggiungere. Gattinoni è il nostro Sindaco e lo sarà. Il PD è fondamentale per la migliore riuscita del percorso di questa amministrazione e lo sanno tutti, così come questa coalizione è fondamentale per le sfide di oggi e di domani. Il PD a Lecco dovrà rafforzarsi sotto diversi aspetti, perché un PD più forte, attento e con le idee chiare, darà maggiore forza all’amministrazione. Che poi l’obiettivo di tutti sono i risultati promessi per i cittadini di Lecco.

Che strategie attuerete per aumentare il numero dei tesserati del PD sul territorio?
Dai primi dati, rispetto allo scorso anno, torneremo ad aumentare il numero di iscritti e già questo è un primo passo. Con la nuova segretaria Schlein si sono aperte le porte a tanti che vogliono dare una mano anche nella nostra Federazione. Però sono convinto che dovremo riprendere in mano chi in questi anni ha abbandonato in silenzio il PD e dirgli che all’importanza di questo momento dobbiamo rispondere “presente” tutti insieme. Apriremo un percorso di confronto e stesura di un programma e di obiettivi del PD per la Provincia, come accennavo prima. Lo faremo partendo dai circoli, perché sono proprio gli iscritti che vivono i proprio paesi, si confrontano con amici e compaesani, vivono la realtà del nostro territorio e conoscono i problemi. Sono loro che devono tornare a contare. Tornare a fare contare i circoli è il modo per dire: siamo un partito che da la possibilità a chi si iscrive di dare il proprio contributo per migliorare la realtà in cui si trova, quindi vale la pena iscriversi e partecipare. Non sarà semplice, ma tutti gli sforzi saranno per questo. L’obiettivo sul tesseramento è superare Como, speriamo anche nel derby.

Il futuro immediato si chiama elezioni, affrontiamole una alla volta: Comuni (tanti) del Lecchese, “nuova” Provincia, Europee… Tanta roba.
Più della metà dei Comuni della Provincia al voto. È una grande occasione per ribadire la presenza del centrosinistra nel nostro territorio, che ha una grande tradizione di risultati ed esperienza amministrativa apprezzata in molti paesi. Massima attenzione a ottenere nuova fiducia dove già ci sono progetti ed amministrazioni avviate, ma siamo pronti anche ad investire in altri territori che chiedono una alternativa a livello amministrativo. Lo vogliamo fare con le forze civiche del territorio, con le forze politiche che si riconoscono nel nostro campo valoriale e di idee. C’è la necessità di sederci ad un tavolo e condividere nuovamente un percorso per le amministrazioni locali, ma anche per la Provincia. Sono due sfide importante, serve la massima disponibilità a lasciare da parte contrapposizioni e trovarsi sui punti comuni. La sfida è ad un centrodestra che a livello nazionale e spesso anche locale sta tradendo il mandato che gli hanno consegnato i cittadini, in una contraddizione quotidiana tra quello che promette e quello che fa.

Intervista
di Sandro Terrani


direttore responsabile

Lecco News