FERRAGOSTO-CAOS: LA STRADALE SPIEGA COM’E’ ANDATA

LECCO – “Nella giornata di Ferragosto – afferma una nota della Polstrada di Lecco – si è ripetuta la situazione dello scorso anno che ha visto un enorme afflusso di veicoli riversarsi sulla SS 36 in direzione Valsassina e Valtellina”.

“Anche se le segnalazioni dei centri di controllo nazionali prevedevano flussi di traffico ingenti solo per la giornata del 18, la Sezione Polstrada di Lecco, prima ancora che il traffico crescesse in modo sospetto, ha cominciato a organizzare i servizi per intervenire prontamente in caso di improvviso aumento del flusso.

Poiché le contromisure alle code hanno effetto ritardato, gli utenti non hanno potuto evitare di trovarsi intasati nel traffico nonostante la loro situazione fosse già stata presa in considerazione”.

“I pannelli a messaggio variabile – precisa la Stradale –  (i primi a Lissone, poi a Carate e Suello) che descrivono la situazione del traffico sono stati aggiornati costantemente segnalando già dalle 9 i primi intasamenti all’altezza del by pass che riduce le carreggiate per il transito nella galleria Monte Piazzo”.

Nonostante tutto, però “A seguito dell’accumulo di veicoli, dal km 75 in direzione nord è stato necessario deviare il traffico sulla SS 72 verso il lago, per evitare ai viaggiatori di essere in coda in galleria. Col passare del tempo è aumentato l’accumulo delle auto nella galleria che precede lo svincolo di Bellano, incrementato dal verificarsi di un incidente che ha coinvolto 4 veicoli con un ferito (e conseguente intervento di soccorso di una delle preziosissime pattuglie e successivo rilievo dell’incidente)”.

Per ovviare a questa, comunque prevista, situazione, l’A.N.A.S. ha predisposto la chiusura della SS 36 anche ad Abbadia, deviando il traffico sulla SP 72 fino ad avvenuto smaltimento delle code nelle gallerie verso Bellano, dal km 71 in poi.

“In attesa del prevedibile congestionamento della galleria San Martino, sotto Lecco, la Sala radio della Sezione Polstrada di Lecco ha allertato le altre forze dell’ordine che, nei limiti delle possibilità numeriche hanno collaborato per gestire la situazione.

Per decongestionare le gallerie dell’attraversamento di Lecco si è deciso di bloccare l’accesso al tunnel del Monte Barro, deviando il traffico sulla SP 639 (che passa da Valmadrera  e Malgrate). La scelta è stata fatta con la consapevolezza che i viaggiatori avrebbero sì fatto comunque fatica ad attraversare Lecco, su una sola corsia, ma non avrebbero patito il rischio, anche per la salute, connesso agli ingorghi al chiuso poiché la galleria San Martino+attraversamento di Lecco è lunga oltre 5  chilometri”.

Per lo stesso motivo dalle 11.50 alle 13.40 è stato chiuso l’accesso al raccordo per la Valsassina, dove si era formato un incolonnamento di 8 km. Non sono state prese precauzioni prima “solo per mancanza di pattuglie automontate”.

Le tre pattuglie (Una Polstrada Lecco e due Polstrada Bellano) impiegate nella mattina del 15 agosto sono comunque state affiancate da una pattuglia della Polstrada di Seregno, una dei Carabinieri (che ha bloccato lo svincolo da Sala al Barro verso la 36) e da operatori della Polizia Locale sul lungolago.

Prosegue la nota della Stradale: “Per permettere la diffusione delle notizie inerenti la situazione sia il coordinamento A.N.A.S. che il CIS “Viaggiare informati” di Roma erano in frequente contatto telefonico aggiornando continuamente le notizie da diffondere fino al momento in cui la problematica ha raggiunto il suo apice: code per traffico intenso dal km 37 (Molteno) al km 81 (Dorio).

In direzione Valsassina invece code dall’imbocco della 36 racc. ad Introbio, circa 20 chilometri (da sommarsi ai 13 da Molteno a Lecco)”.

Centinaia le telefonate giunte al centralino della Polstrada: “Quasi tutti gli utenti già in coda – sostiene il comunicato – hanno ricevuto le informazioni e accettato pazientemente la situazione poiché non avevano altre possibilità, chi poteva ancora farlo è tornato indietro o ha deciso di raggiungere la Valtellina passando per Como”.