LECCO RICORDA IL 1943, “QUANDO L’ITALIA DOVETTE SCEGLIERE”

conferenza anpi1LECCO – “I principi più importanti della nostra Costituzione nascono dall’antifascismo e dalla Resistenza. Con la scomparsa dei protagonisti diretti, i partigiani che sono via via morti in questi anni, le attività per mantenere viva la memoria sono ancor più aumentate”. Enrico Avagnina , presidente Anpi Lecco, spiega così il significato della serie di eventi che fanno parte della manifestazione “1943. Quando l’Italia dovette scegliere“.

Venerdì 20 settembre, alle 20:45, Luigi Ganapini, docente dell’Università di Bologna, terrà nella sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio una conferenza di approfondimento sul periodo storico in cui, a partire dall’8 settembre del ’43, l’Italia abbandonò il fascismo e si impegno nella Resistenza per la liberazione nazionale. Il 18 ottobre, invece, sarà la volta di Gabriele Fontana che, alle 21:00 al Circolo Libero Pensiero, racconterà la storia della “Banda Pisacane“, prima formazione partigiana.

“In queste iniziative di approfondimento parleremo anche di un evento storicamnete molto importante avvenuto proprio nel nostro territorio, ovvero la battaglia in Erna”. Virginio Brivio, sindaco di Lecco, annuncia che tra le varie iniziative ce ne sarà una dedicata allo scontro tra partigiani e truppe tedesce che il 17 ottobre 1943 si fronteggiarono, per la prima volta in Lombardia, ai Piani d’Erna segnando così l’inizio della resistenza vera e propria.

Il 19 ottobre alle 10:00 verrà posata una targa al piazzale della funivia e un’altra sarà deposta in cima ai piani d’Erna e sarà fatta la commemorazione ufficiale con i rappresentanti delle istituzioni e con la presenza degli studenti delle scuole medie “Ticozzi” e “Stoppani”.

La manifestazione avrà anche sfumature artistiche: il 7 novembre, alle 18:30, Mauro Rossetto, direttore museale di palazzo Belgiojoso, insieme al sindaco Brivio inaugureranno il nuovo allestimento con le incisioni di Giansisto Gasparini nelle “Sale della Resistenza del Museo Storico”. Alle 20:45, sempre a palazzo Belgiojoso, infine sarà presentato il libro “Il comandante Lazzarini da capo partigiano ad agente Ooss in missione nel lecchese” di Anselmo Brambilla e Alberto Magni.

Ecco alcune testimonianze di chi visse la battaglia ai Piani d’Erna in prima persona operando nelle file della Resistenza, pubblicate sull’inserto di “Città di Lecco – Cronache” nell’autunno del 1973:

In Erna eravamo solo due donne ma, subito dopo il rastrellamento nazista, l’organizzazione della Resistenza vede la partecipazione di molte donne, dall’operaia alla casalinga, dalla professionista alla contadina, la donna comprende che in questa lotta per la libertà potrà esprimere tutte le sue capacità, le sue doti, da troppo tempo soffocate da schemi radicati nella tradizione di vita familiare e sociale“. Vera Ciceri

Iniziai la mia attività clandestina, appena tornato dal servizio militare, aggregandomi al gruppo di uomini, che per primi in Italia, si ribellarono alla tirannia nazi-fascista. Era l’ottobre 1943. Nominato infermiere del gruppo che operava ai Piani d’Erna, prestai la mia opera ai feriti e ammalati“. Pierino Palma

Ero allora Parroco a Morterone. Dai primi giorni di ottobre avevo ospitato nei locali per il maestro del Palazzo Comunale – ero anche maestro titolare delle elementari – tre partigiani provenienti da Erna: Piatti Gino da S. Giovanni, Spreafico Giuseppe da Rancio, Terenghi Lino da Carugo. Avevano con loro un fucile 91, con vari caricatori, bombe a mano, una pistola“. Don Piero Arrigoni