RACCONTO. ‘LE AVVENTURE DI MORSICONE’ DI CARLO VARESI, 19ª PUNTATA

Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*

Diciannovesima puntata

I giochi erano fatti. Anna era stata agganciata e l’inizio di quella che sarebbe stata una bellissima relazione risiedeva in una passeggiata.

Morsicone gongolava nel pensare a questo. Finalmente la realtà gli sorrideva. Aveva tribolato tanto ma, ora, l’obbiettivo era stato raggiunto.

Si era accomiatato da Anna con un programma definito. Mancava solo l’intesa di scegliere il posto dove andare a passeggiare. “Sì, Anna. Allora ci vediamo mercoledì nel pomeriggio per andare a passeggiare, passo io da casa tua. Dobbiamo solo scegliere il posto e la meta, ma a questo ci penso io. Ti farò una sorpresa e te lo dirò quando verrò a prenderti” disse Morsi.

Era domenica verso mezzogiorno. Anna era entusiasta di questa avventura che stava iniziando e disse a Morsicone: “Sì, d’accordo. A mercoledì pomeriggio”.

Il gattone prese la strada del ritorno verso casa sua. E la mente gli si affollava di pensieri, questa volta gioiosi e sereni.

Quando fu sul punto di rientrare a casa, si imbatté nel famoso cancello. Si fermò a osservarlo con attenzione. E gli venne alla mente che tutto era cominciato lì, quando aveva deciso di andare oltre e uscire nel mondo.

A Morsicone balenò inconscia la tentazione di fare un bilancio da quando aveva paura di oltrepassare il cancello ad ora, ma convenne che non era né il momento né la situazione. Avrebbe fatto questo in un altro ambito. Ora c’era Anna, il suo amore per lei e un probabile futuro insieme. Ma, per arrivare a questo, doveva lavorare ancora tanto su se stesso e i suoi comportamenti.

Rientrò in casa e si buttò sul divano. E cominciò a riordinare le idee. “Cosa proporrò ad Anna per la nostra prima passeggiata? Idea, andremo al lago incantato attraverso il sentiero che attraversa il bosco di betulle. Sì, mi sembra un’ottima idea. Cavoli, mi sembra tutto un sogno, sto vivendo in un sogno…” disse fra sé.

E si addormentò pesantemente.

Passò la domenica pomeriggio e arrivò lunedì. Morsicone si alzava e riandava a dormire, assaporando quello che era il sogno della sua vita.

E il sogno diventò talmente reale che Morsi si era davvero convinto di sognare e dimenticò completamente la realtà.

Visse così fino a mercoledì pomeriggio, quando doveva andare a prendere Anna. Logicamente era convinto di sognare e si dimenticò.

Anna, non vedendolo arrivare, prese male la cosa. E la mattina dopo andò da Morsi e disse senza neanche salutarlo: “Perché ieri non sei venuto a prendermi per andare a passeggiare?”

Morsi si presento sulla porta e ascoltò senza neanche respirare. E improvvisamente capì il patatrac che aveva combinato.

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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.

Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.

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