ATO, NOMINATI 4 MEMBRI SU 5.
DOMANI L’ULTIMO, CHE SPETTA
DI DIRITTO ALLA PROVINCIA

LECCO – Verso il rinnovo del Cda dell’ATO – l’Azienda Speciale “Ufficio d’ambito di Lecco”.

Nominati dalla Conferenza dei Comuni del lecchese al termine dell’assemblea dei sindaci di martedì Beppe Conti (PD, Garlate), Marco Bonaiti (Lega, Calolzio), Paolo Negri (presidente uscente, Sirtori) e il vicesindaco PD di Robbiate Giovanardi. Il quinto e ultimo membro dell’ufficio verrà indicato, come prescritto, dal presidente della Provincia di Lecco. Succederà domani nel corso del consiglio provinciale conclusivo prima del rinnovo previsto per questa domenica.

Una volta ultimate le nomine, all’interno dei 5 verrà scelto il presidente – e non è affatto sicura la riconferma di Negri.

RedPol

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L’Azienda speciale Ufficio d’Ambito di Lecco è stata istituita con deliberazione di Consiglio provinciale n. 103 del 20 dicembre 2011, che ne ha altresì approvato lo Statuto.

Essa esercita le seguenti funzioni e attività:

a) l’individuazione e l’attuazione delle politiche e delle strategie volte a organizzare e attuare il servizio idrico integrato per il conseguimento degli obiettivi previsti dalla presente legge e dalle normative europee e statali inclusi la scelta del modello gestionale e l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato;

b) l’approvazione e l’aggiornamento del piano d’ambito di cui all’articolo 149 del d.lgs. 152/2006 e dei relativi oneri finanziari;

d) la definizione dei contenuti dei contratti di servizio che regolano i rapporti tra l’ente responsabile dell’ATO e i soggetti cui compete la gestione del servizio idrico integrato;

e) la determinazione della tariffa di base del sistema idrico integrato ai sensi dell’articolo 154, comma 4, del d.lgs.152/2006 e la definizione delle modalità di riparto tra gli eventuali soggetti interessati;

f) la vigilanza sulle attività poste in essere dal soggetto cui compete la gestione del servizio idrico, nonché il controllo del rispetto del contratto di servizio, anche nell’interesse dell’utente, e, limitatamente ai casi di accordo tra l’ente responsabile dell’ATO e la società patrimoniale di cui all’articolo 49, comma 3, il controllo delle attività svolte alla società, per garantire la salvaguardia dell’integrità delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali;

g) la definizione delle modalità di raccordo e di coordinamento con gli ambiti territoriali limitrofi anche di altre regioni;

h) l’individuazione degli agglomerati di cui all’articolo 74, comma 1, lettera n), del d.lgs. 152/2006;

i) il rilascio dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali e delle acque di prima pioggia nella rete fognaria, ai sensi dell’articolo 124, comma 7, del d.lgs. 152/2006, acquisito il parere del soggetto gestore dell’impianto di depurazione ricevente, e la costituzione, la tenuta e l’aggiornamento, in conformità agli standard definiti dalla Regione, della banca dati relativa alle autorizzazioni rilasciate;

j) la dichiarazione di pubblica utilità e l’emanazione di tutti gli atti del procedimento espropriativo per la realizzazione delle opere infrastrutturali relative al servizio idrico integrato, secondo le procedure di cui al d.p.r. 327/2001, qualora entro sei mesi dalla richiesta da parte del gestore non siano state avviate tali procedure dall’autorità competente, o la stessa non abbia fornito motivato diniego.

Per le decisioni relative alle lettere a), b), d), e) ed h), l’ente responsabile dell’ATO acquisisce il parere obbligatorio e vincolante della Conferenza dei Comuni, cui partecipano tutti i comuni dell’ATO