BRIANZA/TERRORISTA LATITANTE
TORNA A TROVARE I PARENTI.
LO ASPETTAVA ANCHE LA DIGOS

LOMAGNA – Arrestato la sera di giovedì 23 settembre Abdessalem Ghaith, tunisino di 25 anni residente a Lomagna. Da anni latitante e ricercato in tutta Europa, era tornato in Italia per andare trovare i genitori e la sorella minore.

Una infanzia difficile, con un fratello maggiore affiliato all’Isis e rimasto ucciso nei territori di Daesh. Seguendo le sue orme, anche Abdessalem inizia ad avere contatti con l’integralismo islamico. Immediatamente viene attenzionato dai servizi di intelligence e alla fine del 2015 arriva il decreto di espulsione, con il divieto di tornare in Italia fino al 2030.

Nel giugno 2017 Ghaith fa il primo tentativo di rimpatrio clandestino ma viene fermato ad Agrigento. Il mese seguente compie un secondo tentativo e dai servizi arriva la segnalazione che possa essere giunto fino a Lomagna. Il 13 luglio la squadra della Digos di Lecco, guidata da Domenico Nera, lo arresta nella sua residenza. Il giovane oppone resistenza e aggredisce gli agenti, reati per i quali viene condannato a cinque mesi di reclusione.

Nel frattempo era diventata operativa la sentenza di condanna ad un anno e sette mesi comminata dal tribunale dei minori per reati compiuti nel 2010 (furto con scippo e aggressione alle forze dell’ordine) e viene immediatamente disposta la carcerazione. Dopo un periodo di detenzione, a Ghaith viene concesso di scontare l’ultima parte della pena ai domiciliari, ma è a questo punto che il giovane riesce a scappare e ad abbandonare il paese clandestinamente.

Lo scorso settembre arriva la segnalazione che il giovane potesse trovarsi a Ginevra. Da qui scatta una più intensa attività di monitoraggio che si conclude con l’arresto, avvenuto tra via Kennedy e via Magenta, a Lomagna.

“Ghaith girava per la città tranquillamente e non aveva l’aria di starsi nascondendo. Al momento dell’arresto non ha posto resistenza, quasi a dire ‘va bene così’. Potrebbe essere il segnale di una maturazione, dell’intenzione di chiudere i conti con il suo passato turbolento. Questa almeno è l’impressione che ho ricevuto” ha commentato Domenico Nera.

S.P.