AL ‘PARINI’ UN MERCATINO
PER ADOTTARE A DISTANZA
E FARE STUDIARE UN BAMBINO

LECCO – I grandi traguardi si conquistano a piccoli passi e con l’apporto prezioso di ciascuno, determinante per perseguire l’obiettivo comune. È a questo principio che si è ispirata l’iniziativa solidale di cui sono stati protagonisti gli studenti che partecipano ai laboratori “Fatti per Imparare” dell’Istituto “G. Parini” di Lecco.

Nell’atrio della scuola, nei giorni precedenti la sospensione dell’attività didattica per il periodo delle festività, è stato allestito un mercatino natalizio in occasione del quale sono stati venduti manufatti realizzati dai ragazzi insieme a fiori e dolciumi messi a disposizione da docenti ed educatori per supportare la meritoria finalità dell’iniziativa, tesa a raccogliere fondi da destinare all’adozione a distanza di un bambino, allo scopo di sostenerne le spese di istruzione per un anno.

L’attività è stata voluta e realizzata come coronamento di un percorso didattico ed educativo più articolato proposto agli studenti in questi ultimi mesi, come spiega la prof.ssa Maddalena Esposito, ideatrice e responsabile del progetto: “Nel laboratorio di Diritto ed Educazione civica, quest’anno, stiamo affrontando come tema Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi. Per ogni obiettivo, mi piace far riflettere i ragazzi su cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire alla realizzazione di un mondo migliore. Il goal n. 1 in particolare è quello di “sconfiggere la povertà” e allora, come contributo concreto, abbiamo proposto ai ragazzi di realizzare oggetti che avremmo poi venduto in un mercatino natalizio per raccogliere fondi per adottare un bambino a distanza, in modo da potergli consentire di studiare almeno per un anno. Il traguardo al quale puntavamo era raccogliere trecento euro, cifra che abbiamo largamente superato grazie ad un ottimo lavoro di squadra”.

Al di là del risultato concreto perseguito, è però soprattutto il significato educativo a dare valore aggiunto all’esperienza: “Il nostro obiettivo è ambizioso – prosegue l’insegnante – e cioè fare in modo che quanto realizzato da esperienza singola possa diventare una tradizione per il Parini, così come accade per diverse scuole del milanese, in modo da poter accompagnare questi ragazzi nella loro crescita, ma anche condividere con loro un percorso che ci renda persone migliori e attente al prossimo”.