COMPRARE CASA A LECCO
È LA SCELTA VINCENTE

LECCO – Forte di un trend economico positivo, confermato sia dai dati sull’occupazione, soprattutto quella giovanile (+956 rapporti di lavoro attivati nel primo trimestre 2023 rispetto al 2022, secondo l’Osservatorio provinciale del Mercato del Lavoro), sia dalle performance del terziario (+8,9%), Lecco punta sulla sostenibilità urbana, a conferma di una crescita aperta e condivisa tra istituzioni, imprese e cittadini, come ribadito nel corso del recente Festival della Sostenibilità.

Un aspetto fondamentale per migliorare la qualità di vita in una città che, come il resto d’Italia, deve fare i conti con gli effetti dell’inflazione, dei tassi di interesse e del caro energia, con conseguenze non trascurabili sul reddito delle famiglie.

In questo scenario come ci si approccia al tema della casa e cosa conviene scegliere tra mutuo o affitto?

Mutuo o affitto? A Lecco conviene comprare casa
In base ai risultati della ricerca realizzata dal Centro Studi di Telemutuo.it, il sito pioniere della comparazione mutui, la scelta vincente è comprare casa.

Infatti, a Lecco l’affitto di un immobile di 80 metri quadrati ha un prezzo medio di 800 euro al mese. Viceversa, l’acquisto della medesima abitazione comporta un esborso di 167.200 euro (2090 euro/mq). Avvalendosi di un mutuo ipotecario a tasso fisso con un importo finanziabile non superiore all’80% (pari quindi a 133.760 euro con un versamento iniziale di 34.000 euro circa) e della durata di 25 anni (TAN fisso +3,5%), la rata da pagare ha un importo di 670 euro. Se invece si optasse per un piano di ammortamento di 30 anni (TAN +3,49%), l’importo della rata scenderebbe a 600 euro.

Considerando una locazione di pari durata, la differenza tra mutuo e affitto è notevole in termini di risparmio: nel lungo periodo optare per la compravendita porta ad un risparmio di 39.000 euro, nel caso di mutuo a 25 anni e di 72.000 euro per quello di 30 anni. Pagando l’affitto per 25 anni si spenderebbero infatti 240.000 euro, per 30 anni 288.000 euro; con il mutuo 201.000 euro e 216.000 euro.

I vantaggi del mutuo
I vantaggi del mutuo non riguardano soltanto la convenienza economica, ma comprendono anche altri aspetti. Per prima cosa, comprando si acquista la proprietà dell’immobile, garantendosi libertà di godimento e possibilità di una futura monetizzazione attraverso la messa in locazione o la vendita. Inoltre, bisogna considerare che, entrando a fare parte del patrimonio personale, la casa diventa un bene ereditabile.
A questa prima serie di benefici ne segue una seconda, che comprende i vantaggi fiscali previsti per i titolari di un mutuo prima casa: dalla detrazione del 19% sugli interessi passivi versati alla banca, per un importo non superiore a 4.000 euro, alla riduzione delle imposte ipotecaria, catastale e di registro, fino alle agevolazioni per i giovani al di sotto dei 36 anni.

I vantaggi dell’affitto
Tuttavia anche l’affitto è una scelta che possiede vantaggi. Innanzitutto, si può considerare la locazione la scelta più appropriata quando non si dispone della liquidità necessaria a finanziare il rimanente 20% del prezzo di acquisto dell’abitazione, che il finanziamento non copre. Infatti, le banche erogano il 100%, ma soltanto a determinate condizioni, optando nella maggior parte dei casi per importi minori. La locazione immobiliare conviene anche quando, per ragioni lavorative o personali, si tende a spostarsi spesso di città in città: vivendo in affitto il trasferimento è più agevole e meno costoso. Infine, il tema delle agevolazioni fiscali riguarda anche l’affitto, sotto forma di detrazioni fiscali a favore di coloro che possiedono determinati requisiti anagrafici e reddituali.

La surroga del mutuo
Scegliere il mutuo, comunque, è conveniente anche per un’ulteriore ragione: la possibilità di surroga. Definita anche portabilità del mutuo, è la possibilità di trasferire il finanziamento presso un altro istituto di credito, con l’obiettivo di ottenere un vantaggio economico. Introdotta con la Legge Bersani nel 2007, è un’opzione interessante per chi è in cerca di condizioni di mutuo più favorevoli rispetto a quelle del finanziamento in corso, senza dover sostenere costi. Attenzione: l’importo del nuovo mutuo è pari al debito residuo del precedente, a meno che non si intenda aggiungere una richiesta di liquidità.

La surroga è particolarmente vantaggiosa in specifiche situazioni. Per esempio, quando il mutuo è stato acceso da poco tempo e c’è ancora un’importante quota di interessi da pagare, si può sfruttare la possibilità di vedersi applicato un tasso d’interesse più favorevole dalla banca di destinazione. Se invece il mutuo è stato quasi rimborsato del tutto, si può surrogare allungando la durata residua del finanziamento: aumentando così il numero complessivo delle rate da pagare, si diminuirà il loro importo, ottenendo un beneficio sul bilancio familiare mensile.