LUNGOLAGO, PER ‘APPELLO’
SOLO UNA “MANUTENZIONE
STRAORDINARIA, LONTANA
DAL PROGETTO ORIGINALE”

La situazione del lungolago si è un po’ complicata e va fatta necessariamente chiarezza. Ho dovuto dopo la commissione, promossa nelle settimane scorse, chiedere l’ennesimo accesso agli atti per capire meglio e studiare i documenti.

Volevo cioè capire come fosse stato possibile su un progetto vincolante come quello relativo al “WATERFRONT Città di Lecco“, vincitore di un concorso pubblico molto partecipato dai professionisti essere arrivati a sostenere la necessità di promuovere una sorta di manutenzione straordinaria che, ovviamente, migliora il lungolago, ma si allontana molto dal progetto premiato e originario.

Ma come ho detto in commissione, fermo restando che nessun partecipante al concorso faccia causa o ricorso contro il Comune, una manutenzione straordinaria che sistemi la pavimentazione e gli arredi del lungolago è la benvenuta! Quello che mi ha colpito però è la cifra rivisitata degli oneri lordi della progettazione. Nell’agosto del 2021, il compianto Arch. Davide Cereda firmava una determina dirigenziale n°1091 per un importo di 606.359.52 € per la progettazione completa dei lavori di riqualificazione del lungolago come da progetto originario. Quindi attività alla progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza, direzione e contabilità dei lavori di “riqualificazione del waterfront Città di Lecco con affidamento al raggruppamento temporaneo di professionisti del (RTP) con mandatario lo Studio dell’arch. Paola Viganò, vincitrice del Concorso di Idee. Ora scopro che c’è stata una rimodulazione in aumento a favore dell’affidamento di ben 323.539.95 €, più del 50% del costo progettuale convenuto nel 2021 e che prevedeva sicuramente un maggior impegno professionale per dar vita ad una vera riqualificazione del nostro lungolago in una operazione che aveva impegnato e coinvolto il Comune assieme ad associazioni datoriali e professionali con una Giuria di spessore internazionale.

Mi vien da chiedere ma se quel progetto non si può più realizzare, se la Giunta ha deciso di fare altro che ha un impatto molto più modesto e sicuramente meno impegnativo del progetto originario perché dobbiamo spendere circa 930.000 € anziché 606.000 € che erano onnicomprensivi di un lavoro sicuramente più faticoso per l’RTP e lo studio Viganò?

Sono domande che faccio pubblicamente perché il consiglio comunale si terrà solo a fine mese, dopo due mesi di vacanza per mancanza di ordini del giorno.

Ma come si può evincere da questa mia nota argomenti sui quali dibattere mi sembra ci siano, probabilmente non è interessante portarli alla luce, quindi chiedo solo di fare chiarezza perché anche su questa vicenda, purtroppo, i conti non tornano o si fa fatica a comprendere la motivazione per la quale il Comune ha deciso di rimodulare il corrispettivo professionale a fronte di una evidente semplificazione delle prestazioni necessarie per dare corso alla progettazione, stante l’eliminazione di aspetti specialistici strutturali e impiantistici strettamente connessi alla piscina a sfioro inizialmente prevista.

Corrado Valsecchi

Capogruppo consiliare
Appello per Lecco