“PAGATE I POLIZIOTTI!”:
IL SIAP SI MOBILITA
DAVANTI ALLA QUESTURA

LECCO – Contratto non applicato, straordinari, indennità, missioni e buoni pasto in ritardo di 15 mesi. I poliziotti del Siap – Sindacato italiano appartenenti polizia, saranno presenti lunedì 4 aprile dalle 10 alle 12, a Lecco davanti alla Questura, alla Polizia Stradale e alla Polizia Ferroviaria oltre che alla Polizia Stradale di Bellano per un volantinaggio.

Siamo stanchi, la situazione è ormai grave ed intollerabile – dichiara il segretario generale provinciale di Lecco, Pierluigi Danza -. L’ingiustificato e inaccettabile ritardo nell’applicazione del nuovo contratto, e quindi degli incrementi contrattuali derivanti sia per la parte economica che per la parte normativa compresi gli arretrati spettanti, il ritardo cronico nel pagamento degli straordinari e delle altre indennità, il ritardo nella liquidazione delle missioni nazionali ed internazionali ed il ritardo nella corresponsione dei buoni pasto è oltre ogni limite di sopportazione.

Siamo sempre meno e sempre più vecchi, mentre aumentano le richieste di sicurezza dei cittadini e le emergenze cui fare fronte, in ultimo quella ucraina con le decine di migliaia di profughi in Italia, obbligandoci al lavoro straordinario retribuito dopo anni. Anche i poliziotti, molti monoreddito, pagano la crisi economica e l’aumento sconsiderato delle bollette energetiche.

Per questo motivo, è comincia dal primo aprile una mobilitazione in tutta Italia che vedrà i rappresentanti del Siap davanti a tutte le sedi della Polizia di Stato, distribuendo il volantino con il quale si spiegano le ragioni della protesta e della battaglia per la tutela dei diritti reali dei Poliziotti.

A livello locale, la base denuncia i cronici problemi che affliggono la categoria, in particolare la scarsità di uomini e mezzi, soprattutto alla Polizia Stradale di Lecco e di Bellano, dove, ormai da anni, non sono stati ripianati gli organici previsti, oltre alla temuta riduzione dell’organico nei vari posti di lavoro del territorio, legati all’inevitabile pensionamento del personale nei prossimi anni, con il conseguente aumento dei carichi di lavoro del personale rimanente”.