L’OPINIONE. INCENERITORE:
“MILIONI DI ALBERI EQUIVALENTI”
PER COMPENSARE LE EMISSIONI?

Gentile Redazione,
ho appena letto sui media locali delle dimissioni del consigliere Amaretti dalla sua maggioranza (di cui riportate un breve comunicato) del Comune di Valmadrera per motivi attinenti al Teleriscaldamento, i cui lavori stanno partendo proprio in questi giorni.

Quando si tratta di Teleriscaldamento non riesco a non pensare a quella che appare perlomeno una palese contraddizione che nessuno, almeno sinora, si è mai realmente impegnato a giustificare, nonostante l’abbia più volte, assieme a vari amici, sottolineato pubblicamente con espliciti interrogativi in cerca di plausibili risposte.

Le ripropongo ancora qui sperando che le vogliate girare ai responsabili di Silea e dei suoi più significativi organi societari, visto che nessuno di loro si è mai degnato di rispondere o di eccepire.
Il dato eclatante in cerca di conferme definitive o smentite è il seguente :

E’ VERO CHE PER “COMPENSARE” LE EMISSIONI CLIMALTERANTI DI CO2 DEL FORNO INCENERITORE DI VALMADRERA OCCORREREBBERO MILIONI DI ALBERI EQUIVALENTI?

Il calcolo (sinora mai smentito) di cui si chiedeva e si chiede conferma anche d’aggiornamento è presto fatto, replicando alcuni passaggi di altri precedenti articoli: 123 milioni di kg sarebbero le emissioni annuali (dati relativi al 2015 attribuiti all’ARPA : 123.000 tonnellate) mentre “un albero di medie dimensioni assorbe ogni anno circa 6 kg di CO2” (dal P.A.E.S.C. 2030 – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – del comune di Lecco).

Quindi occorrerebbero circa 20 milioni di alberi per “compensare” le emissioni annuali del Forno inceneritore

Il lettore comprenderà di certo che al di là dell’approssimazione dei dati, pur anche non aggiornati, è (se non ci fossero da parte dei responsabili di Silea le definitive conferme) l’ordine di grandezza che spaventa e che dovrebbe portare, se si fosse realmente coerenti rispetto alla sbandierata sensibilità ambientale, a ridurre al massimo i tempi di spegnimento dell’inceneritore.

Infatti, solo per fare qualche significativo confronto ecco un mirato passaggio “Il Pnrr prevede 6,6 mln di nuovi alberi entro il 2024 nelle città metropolitane” prelevato da questo articolo.

Va da sé che, se non fossero smentite queste enormi proporzioni, andrebbero riviste nella loro giusta collocazione tutte le entusiastiche dichiarazioni circa l’avviamento dei primi scavi del Teleriscaldamento – presentato come un’operazione ecologicamente virtuosa, che potrebbe invece costituire tutt’altro che una soluzione ambientalmente innovativa, come del resto rimarcato anche in passato da una pluralità di soggetti della società civile, e a detta di molti, un bel alibi per continuare a bruciare rifiuti anche oltre la fatidica data del 2032 prevista per lo spegnimento dell’inceneritore, sua attuale fonte d’alimentazione.
Conto cortesemente quindi su di voi per avere definitive conferme o smentite circa l’effettivo conteggio arboreo sopra evidenziato che, se confermato, rappresenterebbe certamente un indicatore importante di giudizio anche per l’opinione pubblica.

Ripeto, è l’ordine di grandezza che interessa: milioni di alberi equivalenti?
O anche solo centinaia di migliaia? che pure costituirebbero un’enorme e assai significativa quantità, soprattutto se rapportata anche alle pur lodevoli iniziative di piantumazione di poche decine di unità a cura di varie realtà locali, specialmente in occasione della tradizionale e annuale “Festa dell’albero”.

Germano Bosisio