QUATTRO CANDIDATI LECCHESI
NELLA LISTA CIVICA MORATTI.
“CENTRALITÀ AI TERRITORI”

LECCO – La candidata presidente alla Regione Lombardia Letizia Moratti fa tappa a Lecco, con lei i candidati locali, nel complesso un po’ di Lega, Terzo Polo e Terzo settore.

L’incontro con la stampa e la sua personale lista avviene in un chiassoso e rinomato locale del centro, al tavolo attorno a lei ci sono la vicesindaco di Pescate Miriam Lombardi, il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, quello di Oliveto Lario Bruno Polti, una ex impiegata della Popolare di Lecco con radici a Brivio, oggi operatrice turistica in Sardegna Miriam Mandelli e Paolo Mauri leghista di lungo corso a Merate.

Un po’ discosti, un altro sindaco quello di Valmadrera Antonio Rusconi, l’ex presidente degli industriali lecchesi, l’imprenditore Lorenzo Riva e Beppe Mambretti uomo di lunga navigazione nelle fila delle destra e ora passato a quelle del Terzo Polo e infine un pezzo importante del Terzo settore lecchese, i rappresentanti dell’associazione Insieme.

Tra i temi toccati che fanno parte del programma di Moratti, in primo piano la sanità per il superamento delle carenze di cui soffre quella Lombarda, tra cui la penuria di medici di base e la cronica situazione delle liste di attesa, di cui quando era vice del governatore Fontana – a cui oggi si contrappone in Regione – ha voluto una mappatura precisa per capire come intervenire.

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, dopo aver osservato buoni esempi in Germania e Francia crede che per migliorare la difficile situazione dei pendolari si debba partire dalla governance di Trenord, facendo entrare nuovi soggetti in società attraverso un bando pubblico. L’obiettivo sono servizi adeguati con comunque risparmi del 30%.

Ritiene che negli ultimi anni l’ente sia stato Milanocentrico e debole nel marketing territoriale sia quello rivolto al turismo che quello che tocca il mondo delle imprese. Pensa a una Regione con maggiore attenzione e investimenti a tutti i centri lombardi, in base alle loro peculiarità.

Anche gli investimenti a favore del Terzo settore devono cambiare impostazione, per l’ex presidente e devono essere meno emergenziali e più orientanti a una visione progettuale di medio termine.

Infine Moratti annuncia l’appoggio dei Repubblicani lombardi e dei Verdi riformisti. Nodo irrisolto è ancora il rapporto con i leghisti in conflitto con Salvini. A parte quelli presenti in lista, gli altri appaiono altalenanti e così dai collaboratori della Moratti si afferma che la leader non ha in corso alcuna “campagna acquisti”, con molto rispetto attende da parte dei dissidenti del Carroccio una loro decisione.

RedPol