8 MARZO, UNIONE STUDENTI NELLE PIAZZE “CONTRO MERITO E PATRIARCATO”

LOMBARDIA – Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna e dello sciopero internazionale transfemminista in tutta la Lombardia si stanno svolgendo numerose manifestazioni caratterizzate da una forte partecipazione studentesca.

“Oggi siamo in piazza in tutta la Lombardia per manifestare contro un sistema che ci uccide ogni giorno: vogliamo abbattere il patriarcato e costruire una società della cura” dichiara Lux Callari, dell’esecutivo regionale dell’Unione degli Studenti Lombardia.

Questa mattina il corteo degli studenti è partito alle 9:30 da Largo Cairoli e in numerose scuole ci sono state attivazioni con cartelli e striscioni: “Se domani tocca a me voglio essere l’ultima”, “Unite nella sorellanza” e “Lotto marzo, lotto tutto l’anno”. Nel pomeriggio previste manifestazioni in tutta la Lombardia: flash-mob a Sondrio e cortei a Brescia, Bergamo, Pavia e Varese; passeggiata per rinominare i nomi delle vie a Lecco; presidio a Como e di nuovo a Milano il corteo cittadino, che partirà alle ore 18:30 da Piazza Duca d’Aosta.

«Crediamo che anche in questo caso la scuola possa e debba avere un ruolo trasformativo nei confronti della società» spiega Sara De Vecchi, dell’esecutivo regionale dell’UdS Lombardia: «Per questo rivendichiamo con forza l’introduzione a livello regionale e nazionale dell’educazione sessuale, al consenso e all’affettività non eterocis-normata, necessaria per affrontare radicalmente il fenomeno della violenza di genere. Inoltre, vogliamo che le nostre scuole siano luoghi sicuri e tutelanti di ogni soggettività, a partire da quelle non conformi, e dunque chiediamo l’approvazione in ogni istituto di codici antimolestie e carriere alias».

«Questa giornata di mobilitazione non è isolata, ma si inserisce all’interno di un periodo di mobilitazione più ampio” aggiunge Alessandro Di Miceli, coordinatore regionale dell’UdS Lombardia.

“Da settimane stiamo occupando le nostre scuole a Milano, per chiedere di essere incontrati dal Ministro Valditara e dall’Assessora Regionale all’Istruzione Simona Tironi e di vedere realizzate le nostre richieste, tanto sul tema del transfemminismo quanto sul resto. Siamo pronti a continuare a oltranza finché non avremo ottenuto tutto ciò”.