APPELLO PER LECCO LANCIA
LA SFIDA: “COL 10% PROPORREMO
IL NOSTRO VICESINDACO”

corrado valsecchiLECCO – Appello per Lecco lancia la sfida:”Se ci candidiamo e superiamo il 10% chiederò al sindaco di prendere in considerazione una candidatura a vicesindaco. Diversamente, sotto quella soglia con meno di 2.500 voti, in giunta non ci potrà essere Corrado Valsecchi”.

Il portavoce dell’associazione nata nel 2010l sabato mattina nel corso della prima assemblea degli iscritti nella nuova sede in via Martiri della Liberazione 140 ha delineato lo stato attuale dell’arte in merito alle prossime elezioni comunali. “Come abbiamo detto in assemblea generale – ha spiegato Valsecchi ai numerosi associati presenti in sala – abbiamo dialogato con tutti i partiti e tutte le liste civiche presenti a Lecco, compreso il Movimento 5 stelle perché dobbiamo sapere cosa pensano gli altri, perché la vita non finisce con le elezioni, anzi…”.

E poi è sceso nei particolari della proposta:”Se facciamo l’alleanza con il Partito democratico deve cambiare tutto: almeno il 50% dell’esecutivo si fa a partire da ora, quindi 4 assessori su 8, e Brivio non può essere più il timoniere, può fare il regista di una squadra forte e concordata, il suo ruolo più indicato è quello di sindaco di rappresentanza che gli riesce molto bene”.

appello per leccoLe opzioni emerse in assemblea sono varie: una è quella di fare un listone civico, l’altra è l’alleanza con il Pd oppure si è azzardata anche l’ipotesi di entrare in corsa da soli al primo turno per poi allearsi in un secondo momento al Pd. Anche se la più gettonata rimane quella di un’alleanza con il Partito Democratico pur se Appello per Lecco è in attesa di garanzie sui punti chiave citati in precedenza:”E’ il momento di rinegoziare per il bene della città, se il Pd ci garantisce il programma, l’esecutivo e quel cambio di passo con un’impostazione diversa del profilo del sindaco, il rinnovo di un’alleanza è vicino. Se, però, dovesse vincere Venturini sappiate che ci aspettano 5 anni difficilissimi, perché non ci sarebbero né risorse, né talento né tantomeno prospettiva e ci sarebbe a governare gente inadeguata”.

Valsecchi ha anche ribadito un concetto chiave che contraddistingue l’associazione:”A noi non è mai interessata la poltrona, il nostro obiettivo è uscire dalla crisi, remando nella stessa direzione con un antagonismo sano anche con le forze di opposizione. In questi anni c’è stato poco rispetto da parte del Pd perché ci hanno sempre visto più come antagonisti che alleati. Il nostro obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento per la futura amministrazione, con 4 consiglieri comunali diventiamo determinanti per la vita della Giunta. L’obiettivo è passare dal 5,6% ad almeno l’8,4%”.

Valsecchi ha poi spiegato nuovamente perché rifiuta di candidarsi:”Non lo faccio perché nel 2010 ho chiesto io a Brivio di candidarsi e ho un’etica politica, non mi “mangio” chi si è messo a disposizione. Il Partito Democratico aveva prima chiesto a me di candidarmi poi io ho chiesto di farlo a Virginio Brivio. Negli anni mi sono accorto che forse non è adatto a ricoprire quel ruolo, ma rimane una figura spendibile, ha solo bisogno di fidarsi di più degli altri”.

C’è stato il tempo anche per una riflessione più ampia:”Lecco sta diventando, purtroppo per tutti noi, un borgo, una periferia, si sta impoverendo dal punto di vista delle infrastrutture, della presenza istituzionale, dal punto di vista sociale… Questo va affrontato immediatamente. Possiamo ipotizzare un futuro per la nostra città o dovremo subire le decisioni che verranno da Roma”.

E.P.