AZIONE CATTOLICA: A OLGINATE L’ASSEMBLEA LECCHESE

LECCO – L’Azione cattolica ambrosiana ha avviato il cammino assembleare che ogni tre anni la porta a una fase di verifica del cammino svolto, al rilancio degli obiettivi e al rinnovo anche delle responsabilità interne, processo che culminerà nell’assemblea diocesana del prossimo 11 febbraio.

Venerdì 8 dicembre, nella Giornata nazionale dell’adesione, all’Oratorio della parrocchia di Olginate si è svolta la fase decanale lecchese dell’iter assembleare, alla presenza del vicario episcopale, monsignor Gianni Cesena e del presidente diocesano Gianni Borsa. Borsa ha rilanciato i tre verbi che oggi definiscono l’Ac: Pregare, Pensare, che per il presidente diocesano significa: “dialogare dentro la Chiesa, dentro la società in questo tempo che rischia di essere solo di social”; e infine Appassionarsi come papa Francesco nonostante età e problemi fisici.

Una galleria di immagini ha ripercorso le tante attività svolte nel triennio che si chiude, seguendo le indicazioni diocesane (lectio divina, cammino per i fidanzati, itinerario formativo), ma anche con iniziative originali in rete con associazioni, movimenti sia ecclesiali che civili (compresa l’organizzazione della vacanza estiva itinerante, inseriti nel gruppo Pace e il Creato, adesione a Libera, alla Tavola lecchese per la Pace).

L’Ac è una presenza vivace e stimolante nel territorio lecchese, ma calano i numeri dei soci, tanto che da sette associazioni si è passati a tre, raggruppando i pochi aderenti ormai rimasti in alcune parrocchie: sono 130 circa i soci attuali del decanato, mentre nella zona di Lecco (10 decanati) se ne contano circa 730. Si sono interrotti inoltre i cammini per i ragazzi ACR e per gli adolescenti-studenti.

“Siamo specchio della chiesa ambrosiana – ha commentato Gianni Borsa – Manca la fascia d’età senza capelli bianchi. Il nostro compito rimane quello di gettare il seme, presidiando quei crocevia più sensibili all’interno del più ampio progetto della diocesi”. A questo proposito il presidente ha annunciato prossimi interventi dell’Ac sull’intelligenza artificiale con una due giorni a gennaio, lo sviluppo con le Acli del tema del senso del lavoro e dei suoi cambiamenti epocali, oltre che dell’impegno politico e sociale con le elezioni europee e la settima sociale dei cattolici sul tema della partecipazione democratica.

Don Gianni ha ritrovato nel brano di Vangelo delle Nozze di Cana, proposto per l’occasione, i verbi dell’Ac, in particolare ‘appassionarsi’, nelle parole del maestro di cerimonie che esalta il buon vino servito: “Una comparsa – ha commentato il Vicario episcopale – coinvolta inaspettatamente: se abbiamo passione coinvolgiamo anche persone meno probabili. Noi siamo servitori che versano vino ai commensali, presenti nel mondo. Monsignor Gianni ha assicurato la sua vicinanza all’Ac. Ultima fase dell’assemblea è stata quella propriamente elettiva con la votazione dei membri dell’equipe decanale e la nomina di Silvia Negri a responsabile unitaria e un caloroso applauso di riconoscenza a Emanuele Fumagalli che lascia l’incarico.