“BE ECO 2″/GLI ORTI SOCIALI, UN’ALTERNATIVA NEL LECCHESE

DSCN9946LECCO – Proporre modelli economici basati sullo sviluppo sostenibile, creare luogi di socialità legati alla terra, fare didattica tra i ragazzi: questa la filosofia che ha riunito varie associazioni, impegnate in progetti ecologici nel lecchese, martedì sera all’Informagiovani.

Cosa vuol dire Orto Sociale? Questo termine significa prendere un terreno magari dismesso e farne dei progetti che hanno una duplice funzione. La prima quella, banalmente ma non troppo in tempi di crisi, di sostentarsi attraverso l’agricoltura di sussistenza recuperando tecniche e saperi tradizionali. La seconda quella di unire alla mera coltivazione dei progetti didattici, aggregativi e professionali per ragazzi.

Dopo il successo della prima esperienza del genere in Italia, a Livorno nel 2005, questo modo di ripensare il rapporto tra economia, territorio e socializzazione ha contagiato anche la nostra provincia.

DSCN9949Ecco nascere a Lecco in via Montessori il “Centro di Formazione Polivalente“, una struttura nata attraverso il sostegno di Fondazione Cariplo, che ha l’ambizione di formare ragazzi attraverso una didattica pratica. Spiega così il progetto Andrea Sangalli: “I nostri alunni la mattina prima vangano e si sporcano le mani nell’orto e nei campi, poi vengono portati in classe per lezioni più teoriche. La didattica è inoltre condivisa: sono anche i ragazzi a proporci progetti sui quali innestare un discorso di sostenibilità ambientale. Così è nata l’idea di creare per Lecco un luogo vivibile nel nostro ampio spazio in via Montessori. Un luogo non solo bello, ma anche di riflessione. Attraverso il lavoro dei ragazzi infatti abbiamo costruito una concimiera e una piccola piazzola ecologica. Questa codecisionalità tra docenti e giovani ha inoltre, inutile dirlo, una grande valenza pedagogica”.

Il centro invita sabato 10 maggio la cittadinanza all’evento “Montessori in fiore” dalle 14.30 alle 17.30, per sponsorizzare il proprio “percorso botanico” e proporrà una divertente esibizione di sculture realizzate con la motosega.

Anche Casatenovo ha portato la propria esperienza attraverso l'”Orto dei Miracoli“, un appezzamento di terra dove da un anno vengono prodotte per ora solo patate, ma che sta allargando il proprio bacino di volontari e di consumatori. Il progetto, nato iniziamente con il fine di devolvere il ricavato della vendita alla Caritas, si va trasformando in un interessante processo sociale e pedagogico che sta coinvolgendo una comunità.

Paolo Baruffaldi