LECCO – Davide contro Golia al Rigamonti-Ceppi di Lecco, dove il fanalino di coda della classifica ospita il Venezia, terzo in graduatoria e in piena corsa per la promozione in Serie A.
Dopo tre risultati utili consecutivi, Malgrati si affida nuovamente al 4-3-3, con Novakovich al centro dell’attacco coadiuvato da Buso e Crociata. Mister Vanoli risponde con il bomber del campionato cadetto, Pohjampalo, pericolo principale per la difesa bluceleste.
Sole, vento e atmosfera calda su entrambe le curve. Se la nord accoglie i lariani con una vistosa sciarpata, non poco nutrito il pubblico accorso dalla laguna per sostenere la formazione veneta, con 473 ospiti paganti sui 3845 spettatori totali.
Arrembante l’avvio dei padroni di casa, che per i primi minuti sono costantemente nella metà campo avversaria. Il primo tiro è di Crociata, ma la sua conclusione da fuori area termina altissima. Al 14′ Pierini prova a scuotere i suoi con una punizione da trenta metri che si spegne a lato. Passano cinque minuti e il Lecco costruisce bene per arrivare in area, bravi i veneziani a spazzare un pallone pericolosissimo vagante nell’area piccola.
Gli sforzi blucelesti vengono premiati al 22′: Caporale pesca Buso con un lancio lungo, il numero 99 salta un uomo, si accentra e lascia partire un destro imparabile che bacia il palo e gonfia la rete per l’1-0. Il più classico dei gol dell’ex per l’attaccante manzoniano, che nelle giovanili ha vestito proprio la maglia lagunare.
Gli ospiti non riescono a trovare gli spazi giusti e faticano ad arrivare agli uomini chiave. Primo di tutti Pohjampalo, che, nervoso, al 33′ si becca il cartellino giallo per un fallo a centrocampo. Tre giri d’orologio più tardi, Busio calcia sugli sviluppi di un corner, ma la difesa bluceleste mura la conclusione rasoterra.
Al 45′, occasione colossale per il raddoppio. Gli ospiti sbagliano in uscita e Novakovich si trova solo davanti a Joronen; l’americano temporeggia troppo e, sotto pressione, calcia clamorosamente a lato. Finisce così con il “vantaggio minimo” il primo parziale, giocato decisamente meglio dalla squadra lariana.
Nella ripresa è tutto un altro inizio. Il Venezia spinge fin dal settimo secondo di gioco, quando la conclusione potente di Pohjanpalo sbatte sulla schiena di Bianconi. Al 47′ miracolo di Melgrati, che toglie dall’incrocio un colpo di testa ravvicinato di Busio. A lui risponde il quasi omonimo Buso, in giornata di grazia, che scappa di prepotenza sulla sinistra e costringe Joronen alla parata coi piedi in calcio d’angolo. Corner che risulta pericolosissimo e il portiere ospite si trova il pallone tra le mani sulla zuccata di Sersanti.
Al 57′ torna più vivo che mai l’incubo lecchese dei calci d’angolo: corner dalla sinistra per Pohjanpalo, che, tutto solo sul secondo palo, insacca facilmente il suo ventesimo gol della stagione. Tre minuti da sogno per i lagunari, che al 60′ ribaltano il match: uno due al limite dell’area e destro rasoterra di Busio a battere Melgrati sul primo palo.
Sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo ci prova Svoboda, ma Melgrati questa volta è attento e respinge. Al 76′ episodio che fa discutere: Gytkjaer si immola verso la porta, Celjak gli rifila una spallata e Marcenaro, valutata la pericolosità dell’azione, estrae il rosso. Il VAR conferma tutto. Punizione che batte il bomber finlandese tra le braccia del portiere bluceleste. Duello che si ripete anche due minuti più tardi, con Melgrati che ribatte la semirovesciata di un redivivo Pohjanpalo.
Finale a tinte neroarancioverdi: Bjarkason calcia alto da buona posizione, Melgrati ribatte il tentativo di Gytkjaer e poi si supera sulla conclusione ravvicinata di Olivieri. Cinque minuti di recupero, triplice fischio e il match si chiude come è iniziato: con una bellissima sciarpata bluceleste dalla curva nord, per tutta la gara a sostegno di un Lecco coraggioso.
CALCIO LECCO – VENEZIA 1-2
Primo tempo 1-0
Marcatori: Buso (L), Pohjanpalo (V), Busio (V)
LECCO (4-3-3) Melgrati; Lepore, Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita (dal 70′ Parigini), Sersanti, Degli Innocenti (dal 70′ Frigerio); Buso, Novakovich (dal 75′ Inglese), Crociata (dall’81’ Lunetta). All.: Andrea Malgrati
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Idzes, Svoboda, Sverko; Candela (dal 46′ Zampano), Busio, Tessmann, Andersen (dal 46′ Gytkjaer), Bjarkason; Pohjanpalo (dall’86’ Olivieri), Pierini (dal 66′ Jajalo). All.: Paolo Vanoli
ARBITRO: Marcenaro di Udine