CALCIO. LECCO A SPEZIA: UN BUON PUNTO, STRAPPATO DAI GUANTONI DI LAMANNA

LECCO – Secondo pareggio e risultato utile di fila, per il Lecco di Andrea Malgrati un punticino quello strappato alla Spezia – che serve a poco ma comunque indicativo.

Lui, il mister ha già dato una piccola impronta alla squadra, nulla di trascendentale ci mancherebbe altro, ma la sferzata si è notata. Fedele al suo modulo il 4-4-3 Malgrati ha portato quel minimo di serenità e abnegazione, utili a terminare si spera in modo dignitoso una stagione, da dimenticare al più in fretta possibile.

Per quanto riguarda il match,  da esaltare le prestazioni fornite a centrocampo da Degli Innocenti davvero ottimo il suo lavoro, e del portiere Lamanna vero baluardo tra i pali (sul pareggio è posta la sua firma in calce anche se sulle qualità dell’estremo difensore – parla la sua carriera -, non vi erano dubbi). Una presenza che ha dato sicurezza ai compagni in campo; ora resta il rammarico di averlo perso nel momento topico del torneo, chissà come sarebbe andata a finire senza il suo infortunio.

Naturalmente un plauso anche a Buso autore del gol dell’1-1 finale. Sul risultato pesa in verità l’assurda espulsione (doppio giallo) comminata a Sersanti, un fallo il secondo al 21’ della ripresa assolutamente inesistente, visto che il ragazzo va decisamente sulla palla. Bravo comunque il Lecco a adattarsi, portando a casa un punto più che meritato.

Mancano dunque sei gare al termine della stagione, le prime due di esse in calendario al Rigamonti Ceppi rispettivamente con Reggiana e Venezia partite molto insidiose, difficile dire quanto fieno si riuscirà a mettere in cascina. L’importante è tornare quella squadra agguerrita griffata 2023 – quella tanto per intenderci che mise al tappeto Palermo, Pisa e la capolista Parma con l’obiettivo di riconquistare una piazza giustamente arrabbiata e delusa da una squadra che non sempre ha sudato la maglia.

Il sostegno al Lecco comunque non è mai mancato, lo dimostrano anche i quasi 400 tifosi assiepati ieri al Picco. Per quanto riguarda il futuro societario , adesso l’importante è che non si inizi a fare confusione: ora è il tempo della solita ridda di aziende italiane o estere presuntivamente interessate all’acquisto del club di via Don Pozzi.

Resterà o meno la famiglia Di Nunno?  Difficile prevederlo ora, la cosa basilare è che la società non sprofondi  nel mondo dilettantistico evitando di affondare in un pantano – ormai è risaputo -, veramente insidioso laddove riemergere diventa decisamente complicato.

E adesso sotto come ricordato con la Reggiana, chissà non si riesca a centrare la prima vittoria di un 2024 che peggio non avrebbe potuto andare, tanto per capirci l’ultima gioia era arrivata sempre con Malgrati in panchina il giorno di Santo Stefano, quando il Lecco superò tra le mura amiche in rimonta il Sudtirol 2-1, che si riesca a bissare l’impresa?.

Tutti a caccia di una mini striscia positiva, che possa far terminare dignitosamente il campionato cadetto e dare continuità al percorso, dopo gli 1-1 rimediati entrambi in rimonta con Cittadella e Spezia.

Alessandro  Montanelli

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IL PAREGGIO DI IERI ALLA SPEZIA:

CALCIO, UN “BRODINO” PER IL LECCO CHE ALMENO PAREGGIA: 1-1 ALLA SPEZIA