LECCO – Calcio Lecco, dove eravamo rimasti? All’inopinata sconfitta casalinga con la Ternana laddove i ragazzi di mister Emiliano Bonazzoli, nonostante il 2-0 maturato nel primo tempo, lasciarono i tre punti ai rossoverdi nello scontro diretto per la salvezza. Da allora è arrivato lo splendido pareggio a Venezia contro una formazione che lotta al vertice, e a Santo Stefano il ritorno al successo (2-1) davanti al pubblico amico in un’altra gara salvezza, contro il Sudtirol ora agganciato a quota 20. A proposito di classifica, il Lecco ha compiuto davvero un bel passo in avanti (era penultimo), ora sono ben quattro le formazioni lasciate dietro: Feralpisalò 14, Spezia, Ascoli 17, Ternana 18. Raggiunto il Sudtirol a 20, mentre una lunghezza sopra c’è il Cosenza, la decima piazza ad oggi è occupata dal trio composto da Sampdoria, Reggiana e Bari, tutto in gioco quindi…
Una vittoria che vale doppio, per aver sottratto punti a una diretta concorrente e per esserci riusciti in rimonta (al 5’ della ripresa Casiraghi aveva portato avanti i suoi dal dischetto) senza ripetere le negligenze passate. Questa volta il Lecco ha capito la lezione impartita dalla Ternana, evitando di compiere troppi errori giocando un calcio magari più compassato ma letale quando serve esserlo. Il girone d’andata termina dunque nei migliore dei modi; anche sotto l’aspetto psicologico i blucelesti hanno dimostrato di essere belli svegli, di certo l’attenzione deve essere sempre su livelli d’eccellenza in vista di un ritorno ancora più tosto dove il margine d’errore giocoforza si assottiglia, e la resa dei conti è una certezza. Recuperare terreno diventa complicato, meglio allora mettere altro fieno in cascina evitando pericolosi digiuni.
Bravi quindi i calciatori, dove il rientro tra i pali di Melgrati, nonostante Saracco abbia fatto il suo quando è stato impiegato, pare dare più sicurezza al reparto. A centrocampo Sersanti è un pendolino tuttofare, ben supportato dal genio puro di Crociata, bene anche Ionita, Guglielmotti, Galli ma anche Giudici quando è stato chiamato in causa. In difesa Caporale (nonostante qualche passaggio a vuoto) ha dato il suo apporto al pari di Marrone, Bianconi e Celjak. E che dire del veterano e 38enne Lepore, impiegato da esterno di centrocampo ma all’occorrenza da terzino destro: lui ha dato sempre tutto dimostrando di essere forse l’uomo in più di questo Lecco, tecnicamente eccelso sui calci da fermo, spesso è risultato decisivo mandando in gol i compagni.
In avanti complimenti a Buso già a segno cinque volte in stagione, davvero molte per un esterno, Degli Innocenti e l’americano Novajovich. Generoso a 360 gradi, l’ex Venezia spesso ha fatto reparto da solo, tenendo alta la squadra, utile nelle sponde portando via l’uomo e creando spazi d’inserimento ai colleghi. Mancava un però, non da poco conto per un attaccante: trovare la via della rete. Spesso arriva stanco negli ultimi sedici metri con le idee annebbiate e gettava alle ortiche delle potenziali occasioni. Il tempo del riscatto è arrivato proprio contro il Sudtirol esibendo il piatto forte della casa, il colpo di testa. Una doppietta che ha regalato i tre punti, e se nel secondo gol la deviazione su tiro di Sersanti è stata decisiva, il gol dell’1-1 ha fatto sobbalzare il Rigamonti-Ceppi. Uno stacco davvero imponente prendendo l’ascensore e salendo in cielo, guardando quasi negli occhi un aquila bluceleste un po’ stranita e anticipando nettamente il suo diretto marcatore, e spedendo alle spalle del portiere. Un gol, fatte le debite proporzioni, stile Mark Hately in un lontano Milan-Inter targato 1984 quando l’inglese staccò su Collovati decidendo il derby della madunina.
Ora il campionato si ferma per la sosta e le attenzioni sono rivolte al calciomercato dove il Lecco sarà protagonista sia in entrata che in uscita. La serie B tornerà in campo il 12 gennaio, i manzoniani nel contesto della prima di ritorno faranno visita al Catanzaro (all’andata a Padova finì 4-3 per i calabresi), la prossima in casa è calendarizzata la settimana seguente, avversario il Pisa.
Alessandro Montanelli