CALOLZIO. MASSIMO TAVOLA CANDIDATO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

CALOLZIOCORTE – Il 7 maggio, in tutte le sedi degli istituti comprensivi d’Italia, è costituito il seggio per votare il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, dalle 8 alle 17.

A questo organo consultivo del ministero è candidato quest’anno, in rappresentanza della componente docenti della scuola secondaria di primo grado, anche il professor Massimo Tavola: docente di religione dell’istituto comprensivo di Calolziocorte da oltre trentacinque anni e, più recentemente, anche dell’istituto comprensivo di Cisano Bergamasco, Tavola è stato anche vicesindaco di Calolziocorte dal 2013 al 2018.

Tutti i docenti della scuola secondaria di primo grado d’Italia potranno esprimere il loro voto a Tavola barrando la lista XV “FENSIR” e scrivendo “Tavola”; il docente ha voluto specificare che “non si tratta di politica partitica, ma di rappresentanza tecnico-professionale in un organo consultivo del ministero che rappresenta i docenti e il personale scolastico”.

Tavola, impegnato in una vera e propria campagna elettorale per le scuole di Lecco, Como e Bergamo, ha commentato: “Mi sento come Davide contro Golia, in un’impresa veramente titanica: il mio obiettivo è riuscire a raggiungere oltre 10mila preferenze per avere la possibilità di entrare nel quoziente di ripartizione dei quattro seggi in seno al consiglio superiore della pubblica istruzione, riservati alla scuola secondaria di primo grado”. Due membri – spiega Tavola – sono selezionati dal personale ATA, tre dai docenti della scuola primaria, quattro dai docenti della scuola secondaria di primo grado, tre dai docenti dalla scuola secondaria di secondo grado e due dai dirigenti; gli altri sono di nomina del ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara.

“È quindi un’impresa non facile, ma ci credo e sto creando delle cordate di raccolta di voti nelle varie regioni d’Italia. Mi fa piacere sentire stima e condivisioni da varie parti d’Italia, mi rincuora, anche se l’esito non è per niente scontato”.

“Mi sono candidato – ha proseguito – dopo essermi laureato in legge nel 2022, specializzandomi proprio nell’ambito del diritto scolastico, per il quale tengo un corso all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, Storia e Legislazioni dell’Irce. Sento di avere le competenze e le possibilità, partecipando a questo organismo, di avere dei nuovi stimoli, di mettere a frutto 37 anni di servizio nella scuola secondaria di primo grado, sempre attivo anche all’interno degli organismi scolastici, come gli otto anni nello staff di direzione dei rapporti col territorio, l’attivazione del consiglio comunale dei ragazzi e della Settimana dei Valori, i vent’anni da membro del consiglio d’istituto e nel comitato di valutazione dei docenti che passano di ruolo. Pertanto ritengo di aver acquisito competenze da mettere a disposizione della scuola a livello sovraterritoriale e nazionale”.

“Ci credo – ha continuato il docente – perché sento che c’è bisogno di dare maggiore linfa, incisività e tenacia alla valorizzazione dei docenti, ridestare l’orgoglio professionale, rivalorizzare questa figura in una scuola in continua evoluzione: cambiano i tempi, le generazioni e il docente deve essere riconosciuto perché deve attrezzarsi in maniera sempre più veloce di competenze e di capacità di trasmissione culturale, in un contesto in cui sia la società sia i ragazzi cambiano”.

“Questo desiderio – ha concluso Tavola – non è una cosa improvvisata, in quanto già a suo tempo ho partecipato a una grande manifestazione quando nel 2003 abbiamo ottenuto la legge che parificava i docenti di religione a tutti gli altri docenti, ottenendo il passaggio a tempo indeterminato, cioè l’entrata di ruolo. Già nel 1997 avevo partecipato alla raccolta di 60mila firme a livello nazionale per fare la prima petizione di legge popolare per promuovere questo tema, e ben 6mila di quei 60mila erano partiti dalla Valle San Martino. Ero stato protagonista già allora per ottenere qualcosa di significativo a livello nazionale, pertanto questa esperienza me la voglio rigiocare in questo altro tipo di prova”.

Michele Carenini