INCHIESTA/’ETERNO DELIRIO’
PER UN POSTO AUTO
ALL’OSPEDALE DI LECCO

parcheggi ospedale manzoni (1)LECCO – Tanta pazienza sembra essere il requisito necessario per chi deve recarsi all’ospedale “Manzoni” di Lecco in automobile. Già perché, com’è noto, l’Azienda sanitaria lecchese – che peraltro eccelle in molti ambiti – ha un grave problema logistico: i posti auto dove parcheggiare sono infatti davvero limitati, in confronto alla struttura mastodontica che costituisce il Manzoni. Per gli utenti e i visitatori, infatti, si hanno solamente 490 posteggi; per il personale dipendente (medico-sanitario e amministrativo) 739, su due livelli.

Il problema si era già presentato negli anni scorsi: dal momento che la sosta era completamente gratuita, i parcheggi erano presi d’assalto dai residenti della zona che sfruttavano l’ampio posteggio della struttura come propria autorimessa, relativamente sicura, ma soprattutto priva di canoni di affitto.

parcheggi ospedale manzoni (2)Per arginare questo problema che si ripercuoteva sul personale dell’Azienda sanitaria e sui suoi utenti, nel 2012 si delegò a Linee Lecco Spa – società che, oltre agli autobus urbani, si occupa di parcheggi a pagamento nel lecchese – il compito di gestione del posteggio ospedaliero. Cosí arrivò la suddivisione dei tre piani: due andarono al personale, e solo uno ai pazienti e ai loro visitatori; e arrivò anche il vigente piano tariffario: dopo la prima mezz’ora gratuita, il costo della sosta è di un euro all’ora, che scende a 50 centesimi orari tra la seconda ora e la sesta, per poi tornare a prezzo pieno.

Ma il problema tuttora non è risolto, né per i dipendenti che, malgrado i due piani a loro dedicati, quotidianamente faticano a trovare un posto dove lasciare il proprio mezzo, specie nelle ore del cambio turno, né per gli utenti e i visitatori, che si vedono costretti a impiegare parecchio tempo nell’attesa e nella speranza che qualcuno liberi il proprio posto auto.

Il disagio iniziale, come spesso accade, ne ha generati altri: è frequente, infatti, assistere a scene di parcheggio selvaggio, dove molti, vuoi per la fretta, vuoi per la mancanza fisica di spazi consoni, abbandonano il proprio mezzo fuori dagli spazi consentiti, creando, talvolta, rallentamenti alla circolazione e al normale funzionamento del parcheggio.

parcheggi ospedale manzoni (4)Non mancano, poi, lunghe code che si creano all’ingresso, davanti alle stanghe che regolano gli accessi, dove si aspetta pazientemente che qualcuno esca da questo labirinto, permettendo cosí l’entrata di un nuovo mezzo.

La situazione, già critica, ha visto un’ulteriore complicanza nel trasferimento di alcuni uffici della ex Asl nella stessa sede ospedaliera, fatto che ha comportato un aumento, se pur lieve, di utenti e dipendenti, e quindi di “richiedenti parcheggio”. Non basta, purtroppo, lo spiccato senso civico di alcuni dipendenti che hanno deciso di recarsi sul luogo di lavoro ospedaliero accordandosi in modo da riempire una vettura, limitando così la necessità di parcheggio.

parcheggi ospedale manzoni (3)Evidentemente, ma è forse troppo facile commentare a posteriori, una struttura pubblica così ampia necessita di un parcheggio notevolmente più capiente; l’unica alternativa per risparmiare tempo e pazienza è recarsi in ospedale in moto, con i mezzi pubblici, oppure, per chi ha la fortuna di non abitare troppo distante, a piedi o in bicicletta, con una spinta ecologica, ma sicuramente non possibile per tutti.

Resta di fatto che una seria considerazione del problema sembrerebbe un rilevante segno di attenzione nei confronti di chi si reca al Manzoni come paziente o come lavoratore. Nelle immagini scattate recentemente non vogliamo condannare chi ha parcheggiato fuori dagli spazi consoni: la colpa non è da attribuire a chi si deve recare in ospedale, che sia per curarsi o per lavorare; tutt’altro, questi sono dei diritti più che leciti.

Alessandro Tonini