INFLAZIONE FEBBRAIO: LECCO AL TERZO POSTO IN LOMBARDIA CON UN COSTO EXTRA DI 210 EURO

MILANO – Anche per il mese di febbraio l’Unione nazionale consumatori ha calcolato l’impatto del carovita nei territori lombardi alla luce dei dati diffusi dall’Istat. E Milano si conferma la città con l’inflazione annua più alta.

Un rincaro dell’1% per il capoluogo lombardo che equivale a una spesa aggiuntiva per una famiglia media di 286 euro. Sopra la media lombarda (+0,8%) ci sono anche Varese (dove il rialzo generale dei prezzi comporta un esborso ulteriore di 251 euro a parità di consumi) e poi Lecco: qui l’incremento è in linea con il dato nazionale (+0,8%) e costa a una famiglia media un extra-budget di 210 euro.

Alla fine in Lombardia il tasso di crescita dei prezzi di febbraio comporta una spesa aggiuntiva annua media di 190 euro, in linea con quanto calcolato a livello nazionale (+188 euro la media). Ma la situazione cambia analizzando lo scenario da una provincia all’altra.

A Lodi l’incremento dell’inflazione è in linea con quella regionale (+0,7%) e si traduce in un aumento delle spese leggermente inferiore: 184 euro. Scendendo nella classifica stilata dall’Unione consumatori, ecco Bergamo e Mantova, con un tasso del +0,4%. In termini di esborso aggiuntivo annuo per le famiglie 112 e 105 euro. A Pavia il +0,3% dell’aumento generale dei prezzi dei beni al consumo costa 84 euro. A Como il costo della vita ha visto un incremento limitato (+0,1% e 28 euro in più), mentre Cremona è stabile. Brescia, invece, è in controtendenza: qui l’inflazione è stata negativa, anche se di poco. Un -0,1% che offre a una famiglia media 28 euro in più nel portafogli.