LECCO – La Basilica di San Nicolò non è riuscita a ospitare tutte le persone che oggi hanno voluto partecipare ai funerali di Marco Anghileri, l’alpinista lecchese scomparso nei giorni scorsi mentre tentava la scalata del Monte Bianco.
La cerimonia, cominciata alle 14,30, è stata aperta da un toccante intervento di Don Agostino Butturini, parroco a Morterone, amico di “Butch” e come lui, appassionato di montagna.
Anche il prevosto di Lecco, Monsignor Franco Cecchin, seppure lo conoscesse solo per la fama di grande alpinista, ha voluto salutarlo con commozione citando l’ultimo messaggio mandato con il cellulare alla sua famiglia.
Rocco Ravà, che con Marco ha condiviso tante arrampicate, ha voluto in particolare ricordare il “modo di ghignare” dell’amico scomparso, ossia il sorriso contagioso che lo caratterizzava.
Un pensiero anche per chi rimane a piangere Marco, la moglie e i figli, in particolare il piccolo Giulio, è venuto dai compagni di scuola della 2°A che, in una semplice e profonda lettera hanno saputo comunicare la loro vicinanza e il loro sostegno.
Ha concluso la cerimonia il Presidente dei Gamma di Lecco, Marco Corti (Mela), che ha ricordato l’uscita di oggi in Grignone, fatta in onore di Marco Anghileri: “Noi alpinisti preghiamo poco forse, ma ogni passo è stato una preghiera per Butch”.
Le note del coro gospel Sol Quair, diretto dal maestro Giuseppe Caccialanza, hanno accompagnato l’uscita della bara, accolta con un lungo applauso.
Chiara Vassena