LECCO SOUND PEOPLE:
UNA SCOMMESSA “INFORMALE”
PER LA MUSICA DAL VIVO

lsp logoLECCO  – Cinque giovani lecchesi in missione per la musica live. Così si presenta Lecco Sound People, un’agenzia informale con l’obiettivo di riaccendere l’attenzione sugli eventi musicali nel territorio lecchese. Prossimo appuntamento il doppio tributo a de André al Live Rock di Calolziocorte con Francesco Wilhem e i Nowhere Now Here.

Hanno intrapreso questa iniziativa per passione, voglia di divertirsi e far divertire. Vengono definiti agenzia ma in verità sono una realtà informale e il termine volontari non sarebbe errato.

“Facciamo da mediatori tra le band lecchesi e i gestori dei locali interessanti alla musica dal vivo” ci spiega Michele Zanesi, direttore artistico di Lecco Sound People. “Andiamo incontro a chi ci ospita nella scelta di una proposta musicale adeguata al luogo e alla clientela, e ci attiviamo poi per dare massima visibilità all’evento. Dall’altra parte cerchiamo una strada che permetta alla vasta scena musicale lecchese di emergere.”

faber1Un progetto ambizioso che prende però forza dalla professionalità dello staff tutto under 25 di Lecco Sound People. I cinque lavorano in equipe con ruoli specifici definiti secondo le loro esperienze personali -una fotografa, un videomaker, un grafico, un addetto alla comunicazione – potendo così garantire la gestione dell’evento in ogni dettaglio.

Lecco Sound People è nato un mese fa e per iniziare ha animato il dicembre dell’Old Wild West al Palataurus. Il 2014 si apre invece nel segno di Fabrizio de André. Sabato 11 gennaio, in occasione dei 15 anni dalla scomparsa del cantautore genovese, Lecco Sound People presenta presso il Live Rock Club di Calolziocorte un doppio tributo a Faber.

L’apertura acustica è affidata al timbro incisivo della voce di Francesco Wilhem e alla sua chitarra; ai garlatesi Nowhere Now Here il compito di fondere la poesia di de André con l’anima progressive della Premiata Forneria Marconi nell’esecuzione integrale del doppio live registrato nel tour dell’inverno ’78-’79.

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