SCOPERTA SHOCK DALL’INGHILTERRA: ALESSANDRO MANZONI ERA COMASCO?

FISHTOWN (GB) – Quel ramo del lago di Como che volge… dall’altra parte! Cari lecchesi, mettete da parte le certezze e tappatevi le orecchie, perché quello che state per sentire non vi farà certo piacere.

Un’ultima e sconvolgente scoperta dell’università britannica Fish & Chips Academy è destinata a cambiare per sempre  la letteratura lariana e non solo: Alessandro Manzoni era comasco! È quanto emerge dagli approfonditi studi guidati dal professor Lucious Cod, che si sono concentrati sul passato di uno degli scrittori più apprezzati nella penisola e in assoluto.

Rivangando le vicende della famiglia del Manzoni, è apparso come gran parte di quello che conosciamo sia fasullo. Alessandro Manzoni sarebbe infatti nato alle porte di Como nel 1785 da Giulia Beccaria (figlia del ben noto Cesare) e da Pietro Manzoni. Ed è proprio dal lato paterno che arriva il “buco di trama” scoperto dallo studio inglese, che ha portato alla luce l’odio dell’uomo verso il territorio d’origine (quello valsassinese) e l’amore sconfinato versoi paesaggi comaschi.

Da qui la decisione di crescere il piccolo Alessandro sul lato occidentale del Lario, con l’adolescenza passata tra Cernobbio e Como città. Stando alle scoperte sul giovane Manzoni, una sola passione animava le sue giornate: la pesca sul lago.

Giovinezza a Galbiate, Villa Manzoni a Lecco, ore e ore passeggiando sul lungolago di Pescarenico: tutto falso! Un passato fittizio di Manzoni costruito a tavolino dai suoi successori, che, tornati in Valsassina, decisero di rivendicare la provenienza dell’avo, modificandone il passato.

Tutto perfetto, se non fosse che i nodi vengono sempre al pettine.

Dopo l’annata opposta in termini calcistici, culminata nel 3-0 del derby, un altro durissimo colpo da digerire per Lecco nell’eterna rivalità con la città cugina.

Non è proprio il nostro anno.

Lucio Carpanelli

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PER CHI SE LA FOSSE BEVUTA: QUESTO È UN PESCE D’APRILE!