ROVAGNATE – Finisce nel peggiore dei modi la partita della settima giornata del girone B di Promozione tra ARS Rovagnate e ASD Civate. Dopo il 2-2 allo scadere dell’ex Rovagnate Christian Ferrè, gli animi in campo e sugli spalti diventano tesi. La situazione degenera nel corridoio che porta dal campo agli spogliatoi, quando nel giorno del suo compleanno ed esordio da titolare nella categoria (coronato con il gol che apre le marcature a fine primo tempo) il classe 2003 Riccardo Aiello del Civate viene colpito da un giocatore avversario con una testata al naso.
Come raccontato da Aiello nella diretta YouTube della pagina Football Brain, il giocatore ha riportato una frattura composta al setto nasale, a cui sono stati messi due punti di sutura. Dopo la testata, il giocatore del Rovagnate ha provato ad aggredire ulteriormente l’attaccante del Civate con due pugni, ed è lì che interviene un dirigente della società biancorossa, evitando che lo scontro continuasse.
Durante la diretta è stato inoltre raccontato che il direttore di gara ha ammesso di aver visto l’accaduto, ma è rientrato subito negli spogliatoi.
Di seguito il comunicato social dell’ASD Civate:
“Ieri, al termine della partita Rovagnate vs Civate, si è verificato un episodio gravissimo che non possiamo ignorare. Mentre i nostri giocatori rientravano negli spogliatoi, un tesserato della squadra avversaria ha aggredito con una testata e due pugni uno dei nostri ragazzi, provocandogli la frattura del setto nasale e una ferita al naso che ha richiesto punti di sutura.
L’arbitro, incredibilmente, ha dichiarato di “non aver visto” nulla. Nessun provvedimento è stato preso nei confronti dell’aggressore. Al contrario, nel caos generato da questa vile aggressione, è stato espulso un nostro giocatore che non ha avuto alcun ruolo nell’accaduto.
Siamo stanchi. Stanchi di dover subire decisioni arbitrali che ci penalizzano sistematicamente. Stanchi di vedere la nostra correttezza ignorata e la nostra dignità calpestata. Non è la prima volta, e purtroppo temiamo non sarà l’ultima.
Ci dissociamo fermamente da ogni forma di violenza e condanniamo con forza quanto accaduto. Il calcio deve essere passione, rispetto e sportività — non un campo di battaglia.
