LECCO – Pubblicato quest’oggi in rete il video del singolo tratto da Terra e Pace, l’ultima fatica dei Luf, ed è Sul cappello il brano scelto per lanciare l’album da pochi giorni nei negozi.
Da collettivo di belle speranze il branco sempre più lecchese di Dario Canossi è ormai riconosciuto riferimento artistico nel panorama folk e cantautorale nazionale. E dopo aver omaggiato il vate Francesco Guccini rivisitando undici suoi capolavori, la folkband nostrana si confronta oggi con otto brani della tradizione popolare.
Terra e pace, 1915-2015 cent’anni di gratitudine è infatti il tributo pacifista del branco alla sofferenza provocata dalla prima guerra mondiale; il disco raccoglie otto testimonianze dal fronte quali Oh Gorizia, Addio mia bella addio, Ta Pum, riarrangiate a festa e rivestite delle sonorità di banjo, violino e fisarmonica.
A questo repertorio i Luf aggiungono la commovente e sognante Fiore amore disertore, forse il brano più inteso firmato dalla band, e la divertente Barbos Barbel Barbù, una storia vera di diserzione cantata in dialetto camuno.
Ad accompagnare Canossi e company in questa avventura anche il rocker di origine veneta Massimo Priviero, artista non nuovo a storie d’Italia e di resistenza, e che porta all’appello La strada del Davai, una struggente lettera di un alpino in ritirata dalla Russia, e la rivisitazione della tradizionale Il testamento del capitano.
> Terra e pace è ascoltabile integralmente sul sito dei Luf
Cesare Canepari