LA PROVINCIA VARA UN PIANO ANTICORRUZIONE. BASTERÀ?

stefano-simonettiLECCO – Gli scandali al Mose e all’Expo, oltre a Metastasi, fanno tremare i polsi alla Provincia. Così da Villa Locatelli si sono attrezzati per approvare un Piano anticorruzione. È uscito venerdì un documento di 95 pagine frutto di un enorme lavoro di studio e di individuazione di tutti i processi amministrativi dell’ente, analizzati in ogni aspetto, dai tempi procedimentali, ai responsabili, ai potenziali rischi, alle misure adottate per prevenire o ridurre il rischio di corruzione.

“È una tappa fondamentale per l’Amministrazione – commenta il vicepresidente Stefano Simonetti – che mira a evitare scandali come quelli venuti alla ribalta nella cronaca nazionale. Già nel 2010 abbiamo adottato il Patto d’integrità, inserito in tutti i bandi provinciali per lavori e forniture di beni e servizi come valido strumento di prevenzione dei fenomeni distorsivi in materia di appalti, che obbliga la stazione appaltante e la ditta appaltatrice a conformare i reciproci comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza, correttezza”.

In sostanza ora tutti gli atti dell’istituzione, dai bandi alle delibere, saranno vagliati da controllori che verificheranno la regolarità del lavoro. “Certo che se qualcuno dovesse corrompere tutti gli impiegati il piano non funzionerebbe – indica Simonetti -, ma comunque sarà più difficile inquinare gli atti”.

Inoltre è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata (anticorruzione@provincia.lecco.it) che permetterà ai cittadini, alle imprese, alle altre istituzioni, ai dipendenti e a tutti gli stakeholder di segnalare casi di illeciti concreti o potenziali. Il documento è stato pubblicato sul sito istituzionale.

“Questo piano deve fare da volano come strumento di supporto tecnico e giuridico per tutti i Comuni e i sindaci della provincia – conclude -. Uno strumento utile per evitare o prevenire fenomeni come quelli che hanno riguardato nelle ultime settimane due importanti comuni del nostro territorio”.

La domanda è una sola: basterà?