INTRECCIO ARTE-MIGRAZIONI:
LE ARTIGIANE DEL FELTRO
SI RACCONTANO IN MOSTRA

LECCO – Una mostra in cui “quadri, tessuti, materiali, vite e sentimenti si incontrano”: è questo il risultato che si offre allo sguardo dei visitatori di Intrecci di sguardi al Museo. Le Migrazioni dell’arte. Inaugurata ieri sera a Palazzo delle Paure, l’esposizione nasce dalla collaborazione tra il Sistema Museale Urbano Lecchese ed il Laboratorio di Artigianato Sociale Il Segreto di Penelope, che coinvolge nelle sue attività le richiedenti asilo presenti sul terirtorio.

Esprimono soddisfazione per l’iniziativa il sindaco Brivio e l’assessore Piazza, che ricorda: “Questo è un progetto che viene da lontano – come il viaggio che hanno compiuto queste donne – e che ha come scopo quello di rendere i musei più vicini a tutti”.

Negli scorsi mesi, otto giovani donne provenienti dalla Nigeria hanno visitato la Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo delle Paure, hanno scelto un’opera da cui lasciarsi ispirare e poi si sono messe al lavoro in laboratorio.

“Ogni manufatto ha richiesto una progettazione particolare e la sperimentazione di tecniche e forme nuove – spiega Agnese Micheletti, una delle curatrici della mostra – L’allestimento è stato pensato tenendo presente le particolarità di ogni manufatto e di chi lo ha prodotto. Abbiamo voluto trasmettere questo: ciò che si osserva è il risultato di un percorso fatto insieme”.

Marian, una delle giovani coinvolte nel progetto, racconta: “Abbiamo dovuto lavorare molto per progettare quello che volevamo realizzare: siamo contente di aver vissuto questa esperienza e siamo soddisfatte del nostro lavoro”. La realizzazione delle opere è stata guidata da Grazia Galli, maestra feltraia, che ricorda: ogni manufatto rivela il “grande talento artistico e la libertà interiore dell’anima”.

Un risultato che arriva da un’intuizione dell’estate del 2018, quando – racconta Caterina Cattaneo – un gruppo di volontari avverte il “bisogno di creare un progetto per le donne, esempio di quel coraggio che sta nell’attraversare mari e luoghi alla ricerca di uno spazio per ricominciare”. Si voleva creare qualcosa che andasse oltre l’insegnamento dell’italiano e così è nato Il segreto di Penelope, uno “spazio di lavoro, ma anche di creatività e comunità”.
La mostra sarà visitabile fino al 5 gennaio.

I. N.