ANDREA CONTI, SARÀ
LA STAGIONE DEL RISCATTO
PER IL LECCHESE?

LECCO – Sarà una stagione fondamentale quella 2019/2020 per Andrea Conti, esterno nato a Lecco nel 1994 e di proprietà del Milan. Dopo due anni difficili, fatti di infortuni e riabilitazioni, il laterale rossonero sta vivendo un’estate finalmente serena ed è pronto a giocarsi le sue chance per una maglia da titolare.

Nell’estate del 2017 il Milan a guida cinese di Fassone e Mirabelli decise di investire l’importante cifra di 24 milioni di euro (più il cartellino del giovane talento Matteo Pessina) per portare alla corte di Vincenzo Montella il laterale destro. A quel tempo non stupì il costo: il lecchese classe ’94 aveva appena terminato una stagione nell’Atalanta di Gian Piero Gasperini con 8 gol in 35 partite giocate da esterno di centrocampo.

Quello di due anni fa venne subito considerato un affare per tutti. Nessuno, però, aveva fatto i conti con la sfortuna. Lasciata l’Atalanta, quest’anno impegnata nella prima storica partecipazione alla Champions League e in attesa delle avversarie del girone che usciranno dai preliminari, Conti ha iniziato la carriera al Milan con un bruttissimo infortunio.

Era il settembre 2017 e dopo aver convinto nelle prime amichevoli pre-stagionali, Conti si ruppe in allenamento il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Seguirono sei difficili mesi di riabilitazione e una ricaduta, a marzo 2018, con annesso importante trauma distorsivo alla stessa articolazione. Una stagione mai iniziata.

Nel 2018/2019 il lento e faticoso ritorno a disposizione dell’ex tecnico rossonero Gennaro Gattuso. Ma vuoi la condizione fisica approssimativa, i piccoli infortuni sparsi qua e là e l’esplosione dell’amico Davide Calabria, Conti ha trovato pochissimo spazio tra i titolari. Fin qui il suo bilancio rossonero parla di 20 presenze in due stagioni, 14 in campionato, 3 in Europa League, due in Coppa Italia e una nella finale di Supercoppa contro la Juventus.

Ma nonostante le difficoltà il Milan ha sempre puntato sulle doti di un ragazzo che, quando è in forma accettabile, è uno dei migliori interpreti europei del ruolo. Il primo attestato di fiducia risale allo scorso gennaio quando la dirigenza rossonera decise di spedire al Bordeaux il promettente classe 2000 Bellanova invece di mandare in prestito il lecchese.

Durante questo calciomercato ne sono arrivati molti altri. Tra fine maggio e inizio giugno sono state rispedite al mittente importanti offerte da oltre 20 milioni di euro arrivate dalla Premier League. Nelle ultime ore di mercato inglese è stata rifiutata da Maldini e Boban, nuovi dirigenti rossoneri, una proposta del Tottenham finalista di Champions e impegnato ad allestire una squadra che possa lottare per la prossima Premier.

E se il Milan ha dimostrato coi fatti di voler puntare su di lui, lo stesso Conti ha dichiarato in più di un’intervista di essere entusiasta del nuovo allenatore Marco Giampaolo e di essere pronto e motivato per giocarsi una maglia da titolare. La prima sfida sarà quella di superare la concorrenza interna di Davide Calabria, sempre titolare nelle amichevoli estive.

Non sarà un’impresa facile. Calabria (anche lui giovanissimo, classe 1996), è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi due anni di gestione Gattuso, diventando il titolare inamovibile sulla fascia destra e trasformandosi da esterno con spiccate doti offensive in uno dei terzini difensivamente più forti del campionato. Caratteristiche che hanno portato Giampaolo a schierarlo nell’undici iniziale in tutte le amichevoli estive.

Ma non è detto che le gerarchie non possano cambiare. Se Conti dovesse tornare sui livelli dell’ultimo anno all’Atalanta sarà difficile tenerlo fuori. Il lecchese rispetto al compagno assicura una spinta sulla fascia nettamente superiore, grandissima abilità nel servire assist ai compagni e un fiuto del gol non comune per un laterale basso.

E sfumata anche la suggestione del prestito semestrale al Parma per ritrovare minuti e condizione, Conti è pronto a giocarsi le sue chance in rossonero. Nell’ambiente c’è grande fiducia sul suo possibile rilancio. Adesso dipende tutto da lui e dalla sua voglia di rivincita. In più, c’è un altro obiettivo da inseguire: quello della maglia azzurra per gli Europei del 2020. Buona fortuna, Andrea.