BLOCCÒ PORTE DEL CONVOGLIO
E AGGREDÌ IL CAPOTRENO:
INDIVIDUATO E DENUNCIATO

LECCO – Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Lecco hanno denunciato un cittadino tunisino di 21 anni per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Il giovane è stato identificato sulla base della denuncia di un capotreno che, in servizio a bordo di un regionale in partenza da Lecco e diretto a Milano, aveva avuto una discussione con il giovane che bloccava le porte del treno impedendone la partenza. Dopo essere stato redarguito, il ragazzo ha reagito insultando ripetutamente il dipendente di Trenord e, fattosi sempre più aggressivo, lo ha inseguito per tutta la lunghezza del treno, minacciandolo, finché, afferrate alcune pietre, le ha scagliate nella sua direzione fortunatamente senza colpirlo.

Il giovane si è dato poi alla fuga ma i poliziotti, a seguito delle indagini, grazie anche alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza della stazione, sono risaliti in breve tempo alla sua identità.  Pluripregiudicato per rapina, estorsione, spaccio e non nuovo a episodi di violenza, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.

Poco dopo l’aggressione subita, il capotreno è stato informato da alcuni viaggiatori che, a bordo dello stesso treno, due persone stavano litigando violentemente. Sono intervenuti gli agenti della questura cittadina che hanno identificato uno dei due litiganti, un giovane del Burkina Faso di 23 anni che si era nascosto all’interno di una toilette. Del secondo, invece, non c’era già più traccia.

Gli agenti della Polfer sono riusciti a individuare il fuggitivo sempre grazie alle telecamere presenti in stazione. Si tratta di un cittadino italiano di 48 anni, pluripregiudicato, conosciuto ai poliziotti come assiduo frequentatore della stazione. I due individui sono stati deferiti all’autorità giudiziaria in quanto, a causa della loro azione, il treno ha maturato oltre 80 minuti di ritardo.