LE VACANZE ELETTRICHE
DI CARTA VETRATA.
5° GIORNO, COLONNINE FAST

Ci sono come un miraggio nel deserto, e non è vi giuro il Barolo che mio marito ha vinto a una pesca di beneficenza il cui ricavato andava alle opere di assistenza dei senza tetto, immagino quindi per forniture di tavernello o di Barolo a seconda se come a Lecco l’assessorato ai servizi sociali ha ricevuto valanghe di soldi dal Pnrr, ci sono dicevo, le colonnine elettriche fast, in teoria tu metti la spina e glu glu glu, la tua macchina beve corrente elettrica come fosse acqua fresca o vino novello.

Venti minuti, metà tempo, e fai il pieno.

Solo che non c’è volta che fili via tutto liscio, sembra di riavvolgere il film dell’Ostello a Lecco.
Dell’Ostello, del Dehors, del Teatro, del Tribunale, di Villa Manzoni, della ciclabile Pradello Abbadia, della Lecco Bergamo…

La individui, parcheggi nei segni verdi e il tubo non arriva al serbatoio, o giri l’auto o giri l’auto, la colonnina sembra un corazziere davanti al Quirinale. Fermo e Rigido.
Giri l’auto, sei a un passo e nulla, le istruzioni sono solo in tedesco.
L’app è da scaricare che manco l’anamnesi dal pediatra o per avere un finanziamento in banca ti chiedono così tanti dati.
Fatto.
Scegli la pompa, che pesa tre chili e ha una resistenza nel tubo di gomma non misurabile nemmeno da uno sclerometro che dovresti essere un pompiere professionista per governarla e la inserisci nell’auto.
L’app al primo tentativo scollega dopo due secondi la ricarica e ti ringrazia per aver usato quella pompa.

Riprovi, ti guardi in giro sperando in un aiuto o nel deserto da occhi indiscreti, confermi con l’app, inserisci la pompa dopo movimenti che sembri un controllore di volo incaricato all’atterraggio a vista e alla fine schiacci start.
Per fare il pieno ci vogliono venti minuti, metà tempo delle colonnine elettriche semplici.
Solo che l’altra metà l’hai persa per farla partire.

> > > CONTINUA…

 

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