LECCO/’ARTISTICO’ SENZA BAGNI
E STRUTTURA FATISCENTE.
GLI STUDENTI IN PROTESTA

LECCO – È l’ennesimo caso di mancata tutela del diritto allo studio quello che stamattina ha portato diverse decine di studentesse e studenti del Liceo Artistico “Medardo Rosso” di Lecco a protestare davanti all’istituto, rinunciando a seguire le lezioni di oggi per chiedere a gran voce alla Provincia un intervento effettivo per ripristinare l’agibilità della struttura scolastica.

“Sono settimane che la maggior parte dei bagni è nuovamente fuori uso dopo l’ennesimo guasto alle tubature della struttura – dichiara Davide P., 15 anni – File lunghissime davanti ai pochi bagni rimasti, i prof sembrano indifferenti e anzi ci danno pochi minuti per rimanere fuori dalle aule, spesso insufficienti perfino per avvicinarsi ai servizi”. “È stato segnalato più volte alla Provincia, che però continua a temporeggiare e a dare risposte vaghe” è quanto afferma Nicoletta S., trovando consenso da parte degli altri scioperanti: “Parlando con la preside ci siamo trovati d’accordo sul fatto che non si possa andare avanti così”.

La rappresentante degli studenti Maya B. chiede una necessaria manutenzione dell’intero edificio vecchio e trascurato: oltre all’urgente necessità dei bagni sono presenti molte carenze strutturali, tra porte delle classi pericolosamente difficili da aprire in caso di emergenza e infissi malfunzionanti. “È scandaloso che perfino dopo le mobilitazioni sul territorio dell’anno scorso per problematiche affini non si sia ancora instaurato un tavolo di confronto permanente con la Provincia: è evidente come il nostro benessere venga messo in secondo piano, nonostante sia prioritario per vivere al meglio uno spazio che attraversiamo così frequentemente”.

“La situazione al Medardo, così come in moltissimi altri istituti nel lecchese e in Regione – aggiunge Jacopo Cappa, esecutivo regionale dell’Unione degli Studenti Lombardia ” dimostra come, a partire proprio dall’edilizia, il diritto allo studio non venga realmente garantito né sia un tema di interesse genuino da parte delle Istituzioni. Non è plausibile continuare così: è evidente la necessità di un concreto dialogo con la voce studentesca riguardo le problematiche attuali, partendo proprio dai temi più vicini ai giovani soggetti in formazione, purtroppo sempre più precari sotto molteplici punti di vista. Continueremo a mobilitarci finché non riusciremo a ottenere delle risposte definitive”.