LECCO – Nella serata di venerdì 22, presso la Sala don Ticozzi di Lecco, si è tenuto l’incontro sul tema “Le emergenze Locali, Nazionali e Internazionali: il ruolo e le attività della Croce Rossa“.
Ad introdurre la serata la presidente della Croce Rossa, che ha ringraziato i presenti e, prima di dare la parola al sindaco di Lecco, ha ricordato con emozione la figura di Edvige Cesana, volontaria residente a Valmadrera recentemente scomparsa. Il sindaco Mauro Gattinoni, a seguire, ha sottolineato l’importanza dell’occasione, “che serve a noi che rappresentiamo le istituzioni per ringraziare voi”.
I volontari hanno poi presentato la struttura della Croce Rossa in provincia e le sue attività: il comprensorio lecchese è composto da cinque comitati, con tre unità territoriali a Premana, Balisio e Galbiate, ed è stato proposto dalla Provincia un progetto di ampliamento del polo logistico di Sala al Barro. In provincia sono presenti 147 operatori formati.
Al capitolo convenzioni e accordi, è stato illustrato il Piano neve con la Provincia, che consiste nel gestire le emergenze invernali nel caso di code formatesi con neve supportando con coperte; in sinergia con la Prefettura è stato invece progettato il Piano caldo, sulla gestione delle code estive in caso di bollini neri sulle strade. In entrambi i casi è stata evidenziata l’importanza del supporto logistico e delle telecomunicazioni.
Si è affrontato anche il delicato tema delle catastrofi accadute a livello locale: sono state ricordate quelle di Bindo nel 2003, di Premana nel 2019 e di Casargo nel 2019.
Alcuni volontari presenti alla serata hanno preso parte a missioni in Sardegna nel 2021 per gli incendi e per l’alluvione in Emilia Romagna, altri tra loro sono stati impiegati in Romania e Ucraina.
A prendere la parola è poi stato Ignazio Schintu, direttore nazionale Operazioni, Emergenze e Soccorsi Croce Rossa Italiana con esperienze in situazioni di emergenza come il Covid, la guerra in Ucraina, l’emergenza migranti a Lampedusa, le emergenze in Indonesia e Mozambico, il terremoto in Albania e tante altre, ricordando che la Croce rossa non fa solo attività di 118 ma anche di Protezione civile. “Da quando ho sedici anni mi occupo di emergenze”, ha dichiarato. Attraverso un video Schintu ha raccontato cos’è la protezione civile, “tantissimi volontari che aiutano tantissime persone”: la Croce rossa italiana, con 180mila volontari, è una delle organizzazioni gestita da volontari più importanti.
“La Croce rossa – ha spiegato Schintu – si occupa di due tipi di emergenza: emergenze sanitarie ed emergenze che colpiscono il paese (calamità naturali, emergenza migranti, emergenze sociali)”. Il presidente ha poi raccontato come è stata affrontata l’emergenza Covid, con le campagne vaccinali e le navi quarantena e come sia stato funzionale potenziare il bio contenimento.
Schintu ha poi ricordato i compiti della Croce Rossa nell’Operazione Aquila Omnia del 2021, l’evacuazione dei cittadini italiani e dei loro collaboratori dall’Afghanistan occupata dai Talebani: in concomitanza con l’emergenza Covid, l’arrivo di 5000 persone in una settimana, gestito aprendo campi per controllare in contemporanea anche l’emergenza Covid.
La presentazione continua con le emergenze più recenti, come il conflitto in Ucraina, e in Romania. Ad oggi l’Ucraina ha 3 milioni e 700mila sfollati all’interno del paese. “Il nostro motto è arrivare per primi ed andare via per ultimi”, ha ricordato Schintu, che ha fatto il punto sugli aiuti umanitari ricevuti, circa 50 milioni di euro in valore.
Viene mostrato infine come sono state costruite delle casette per fare superare l’inverno in Ucraina a molte famiglie e le difficoltà in Palestina, con cui ci si deve scontrare per trasportare qualsiasi materiale o alimento. In conclusione, si è ricordata l’emergenza migranti a Lampedusa, dove c’è stato un problema di gestione strutturale e, dopo l’arrivo della Croce rossa, si è riusciti a sistemare i profughi e dare loro una degna ospitalità.
C. A. M.