ABITUATI A GONFIARE I NUMERI,
LA REALTÀ DIVENTA “MEDAGLIA”.
A CREMENO I MIGRANTI DI LECCO

cremeno-migranti-lavoro-differenziata2CREMENO – Pare un po’ quel racconto dove un tizio entra al bar con un occhio nero, la faccia gonfia e dolori dappertutto. Il barista versandogli il solito calice chiede cosa sia successo e il tizio risponde: “Ne ho prese tante, ma quante gliene ho dette…“.

Il palco di questo triste spettacolino è la piccola frazione di Maggio. Fortemente edificata col nuovo millennio sebbene sempre meno ricca di servizi, da tre anni alla colonia degli Artigianelli si è insediato un centro d’accoglienza per i richiedenti asilo. Nel tempo il numero degli ospiti calcolati giornalmente è cresciuto e da mesi è ormai stabilizzato a 110-112 persone. E da altrettanto tempo il sindaco di Cremeno alza la voce senza che nelle alte sfere qualcuno lo ascolti.

Al Cara in località Casere intanto sono intanto già arrivati otto dei 116 rifugiati finora accolti al campo del Bione di Lecco…

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