ABOLIRE IL CARCERE/SERATA QLL
SULLA SITUAZIONE CARCERARIA
“PROBLEMA DI CHI STA FUORI”

LECCO – “Non ci appare stupefacente che in tanti secoli l’umanità che ha fatto tanti progressi in tanti campi delle relazioni sociali non sia riuscita a immaginare nulla di diverso da gabbie, sbarre, celle dietro le quali rinchiudere i propri simili come animali feroci?”. Con questa riflessione Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, firma la postfazione del libro “Abolire il carcere” (Chiarelettere), scritto da Luigi Manconi, Stefano Anastasia, Valentina Calderone e Federica Resta. Proprio Calderone parteciperà alla presentazione del libro organizzata da Qui Lecco Libera martedì 27 ottobre, alle 21 in Sala Ticozzi (via Ongania, Lecco).
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La riflessione contenuta nel testo è attuale e ruota intorno al carcere, quello “strumento di punizione” reso inefficace non solo dalla qualità delle condizioni di vita di chi è ristretto -inumane e degradanti, come evidenziato più volte anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomo- ma anche dall’elevatissima percentuale dei reclusi che tornano a commettere nuovi delitti: nel 68% dei casi nel nostro Paese.
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Dei 52.754 detenuti nelle carceri italiane al 30 giugno 2015, il 33,8% si trovava in custodia cautelare, il 32,6% era straniero e 10.538 persone avevano meno di 30 anni. Ben 1.603 gli ergastolani e 91 i morti registrati a partire da gennaio (di cui 34 suicidi). Dal 2000, in carcere sono morte 2.462 persone (dato aggiornato al 10 ottobre 2015), come se il terremoto dell’Aquila si fosse scatenato per 8 volte in quindici anni.
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Cifre e caratteristiche di un sistema di afflizione concepito come “pulizia della società dai suoi scarti” (Zagrebelsky) di cui si parlerà anche a Lecco,  ragionando su stato di fatto e alternative immaginabili, martedì 27 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Ticozzi di via Ongania, insieme a Valentina Calderone, direttrice dell’associazione A Buon Diritto e co-autrice del testo. Interverrà telefonicamente anche il senatore Luigi Manconi.
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Sono state invitate a partecipare e contribuire al dibattito la direttrice della casa circondariale di Lecco, Antonina D’Onofrio, e la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Alessandra Gaetani.
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È un appuntamento rivolto a tutta la cittadinanza, anche perché, come sostiene Gustavo Zagrebelsky, “La condizione carceraria riguarda coloro che stanno dentro ma come problema di civiltà è prima di tutto un problema di chi sta fuori”.
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abolire il carcere QLL
 

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