AL PANATHLON DI LECCO
GRANDE SERATA DI BOXE
CON OLIVA ED COTENA

Grande serata martedì alla tradizionale conviviale del Panathlon Lecco, grazie alla presenza di illustri ospiti del mondo della boxe: Patrizio Oliva, campione del mondo, Elio Cotena, campione europeo, e Luca Messi, campione italiano.

boxe panathlon

Dopo l’introduzione a cura del presidente del Panathlon Lecco Alfredo Redaelli, il Questore Alberto Francini, grazie al quale i due campioni napoletani sono arrivati in città, li ha presentati al pubblico intervenuto: “Io non vi parlo di due pugili, questa sera, ma di due amici; Elio Cotena era uno scugnizzo di Mergellina, che la boxe ha tolto dalla strada e restituito alla società. Patrizio Oliva – continua il dott. Francini – è uno dei più grandi pugili italiani, secondo solo a Nino Benvenuti; io credo che Patrizio in effetti non abbia mai preso un cazzotto (quando l’ha preso ha smesso di boxare!), perché in combattimento aveva una tecnica degna del grande Muhammad Ali “leggero come una farfalla e pungente come un’ape”.

Gli intervenuti hanno poi potuto gustare due filmati adrenalici, nei quali è apparsa chiara la tecnica dei due: Cotena “ero bradicardico – dice – dopo 14 round ne potevo fare altri 14 senza fermarmi” non dava tregua all’avversario, portandolo fino alla sfinimento. Oliva, saltellante e velocissimo, “semplicemente” non riusciva a farci prendere.

Daniele Redealli, presentatore della serata, ex caporedattore della Gazzetta dello Sport, ha poi approfondito l’attuale mondo della boxe in Italia “che sta sicuramente bene – dice Oliva – abbiamo due campioni d’Europa come Mungo e Marsini. Poi c’è una buona squadra dilettantistica con Cammarella, Russo e Valentini, insomma non ci possiamo lamentare“.

Oliva ho poi raccontato come il suo amore per la boxe sia cresciuto grazie all’amore innato per il bello, per il “gesto atletico”; “in effetti ho sempre considerato la boxe un’arte, una nobile arte, perché non c’è gesto più nobile di due atleti che dopo un incontro si abbracciano. La boxe è stata definita arte anche nella letteratura latina, da Virgilio, ed esiste sin dal mondo greco”.

Dopo la carriera di pugile, Patrizio Oliva è stato ct della nazionale e commentatore sportivo, fino agli impegni più recenti di… attore: come mai questa scelta? “Io credo che se una persona ha dentro di sé l’arte, ce l’ha e basta, e io sono così, ho l’arte dentro. Mi è stato chiesto prima di fare un cameo in un film (“Butterfly Zone”, di Luciano Capponi, n.d.r.), poi lo stesso regista mi ha offerto un ruolo da protagonista (“Il flauto”, n.d.r.) e, senza falsa immodestia, la critica mi ha dato delle belle soddisfazioni”.

Poi il debutto in teatro, l’autunno dello scorso anno, con il triste Pulcinella di “2 ore all’alba”; “il teatro – continua Oliva – è come essere sul ring: prima dello spettacolo, come prima dell’incontro, tanti dubbi, paura di non essere all’altezza (dimenticherò il copione? Incespicherò con le parole?), poi sul ring, e sul palco, quando si apre il sipario mi si scioglie il sangue, come dicevo una volta, mi sento bene, e tutto si svolge con fluidità e senza intoppi”.

A ottobre, poi, l’altro impegno artistico di Oliva, il suo primo libro “un’autobiografia che si legge come un romanzo”.

Le attività del Panathlon Club Lecco, Club-service con finalità etiche e culturali che si propone di approfondire, divulgare e difendere i valori dello sport, inteso come strumento di formazione e di valorizzazione della persona e come veicolo di solidarietà tra gli uomini ed i popoli, sono ora sospese per la pausa estiva, ma riprenderanno a settembre con grandi sorprese.