CALOLZIO: INTERVISTA AD ALESSANDRO RATTI, TRA ‘AZIONE’ E TERRITORIO

CALOLZIOCORTE – Intervista al calolziese Alessandro Ratti, neoeletto componente del direttivo regionale di Azione, il partito di Carlo Calenda,

Ratti, entrato di recente a far parte della squadra lecchese di Azione è stato eletto nel direttivo regionale del partito nel pomeriggio di sabato 13. Candidato in passato nella lista civica Calolziocorte Bene Comune dell’ex sindaco Cesare Valsecchi, ha commentato la propria elezione parlando della sua funzione e dei suoi obiettivi legati al territorio.

Innanzitutto, cosa significa per lei questa elezione?

“Devo dire che sono entrato da poco in Azione, ma l’entusiasmo e gli ideali che ho ritrovato mi entusiasmano parecchio, quindi sono veramente onorato della possibilità che mi è stata data”.

Più nello specifico, che funzioni ha il ruolo in cui è stato eletto e che impatto avrà sul territorio?

“Vorrei, innanzitutto, far sentire la voce di un partito che non è di destra o di sinistra e di quelle persone che non si ritrovano più negli ideali dei due poli. Questo serve soprattutto nella Valle San Martino, che oramai è un po’ abbandonata a se stessa, senza più alcun riferimento: mi piacerebbe essere da tramite tra i parlamentari provinciali, regionali e anche nazionali, per poterle dare più voce”.

Come si collegano le sue esperienze passate in politica con il suo nuovo compito?

“Ho ancora voglia di fare politica, mi è ritornato l’entusiasmo che avevo prima, che poi ho totalmente perso, perché gli ideali in cui credevo si sono persi per strada insieme a quei leader del centro-destra che mi rappresentavano.

Vorrei ancora una volta essere la voce delle persone sul territorio, il tramite tra le persone e le istituzioni, cosa che si è persa veramente”.

Riguardo l’attualità del territorio, Azione vorrà intervenire in Parlamento sulla questione della Lecco-Bergamo. Lei cosa ne pensa?

“Questa decisione sembra piovuta dal cielo, né comune né provincia hanno potuto fare qualcosa: è stato un progetto di ANAS che sinceramente, tra le tre opzioni sul tavolo, ha confermato non la migliore, ma la meno peggio.

Il problema è che non si sa se arriverà a buon punto, non si sa nulla; anche ANAS non dice nulla e credo che il comune di Calolziocorte non abbia potuto o voluto dire la sua.

Sarebbe bello insomma capire se arriverà a buon punto, soprattutto se finirà e se inizierà, perché il problema dei trasporti da noi è tragico e bisogna trovare una soluzione. Così com’è, la soluzione della Lecco-Bergamo ci lascia in mano una scarpa e una ciabatta, perché il traffico confluirà al Lavello, che dubito possa riuscire a reggere i flussi della Lecco-Bergamo”.

Riguardo ciò, l’opposizione calolziese ha parlato del fatto che al Lavello, oltre al traffico, ci saranno anche i detriti provenienti da Chiuso.

“Sì, anche perché pare che Lecco non voglia prendersi carico dello smaltimento dei detriti del progetto, quindi il Lavello sarebbe destinato ad esserne il deposito.

Inoltre il traffico aumenterà naturalmente durante la costruzione dell’infrastruttura e il progetto, che dovrà concludersi fra cinque o sei anni, secondo me non riuscirà nemmeno a partire oppure finirà in niente, portando gli ingorghi al Lavello, che è una strada che non può reggere i flussi della Lecco-Bergamo, perché ha il mercato, le scuole ed altre strutture importanti”.

“Nelle ultime elezioni – ha concluso Ratti – sono stato candidato con la lista civica “Calolziocorte Bene Comune” e, parlando con le persone sul territorio, mi hanno riferito più volte che non c’è dialogo con il comune e i politici sono presenti solo durante le elezioni. Sarebbe bello riprendere il dialogo con le persone, insieme a qualcuno che faccia da tramite con le istituzioni, per evitare che altre decisioni ci piovano dal cielo e ci obblighino ad accettare quello che c’è”.

Michele Carenini