CALOLZIO: SVELATA LA TARGA IN RICORDO DI DON ACHILLE BOLIS, UCCISO DAI NAZIFASCISTI

CALOLZIOCORTE – Nella mattinata di sabato 16 novembre, l’Anpi e il Comune di Calolziocorte hanno inaugurato una targa commemorativa in memoria di don Achille Bolis, nell’80º anniversario della sua uccisione ad opera dei nazifascisti.

Don Achille Bolis, arciprete di Calolzio, durante la guerra si era speso per sostenere e proteggere la popolazione contro le angherie del regime; nella notte del 22 febbraio 1944, il sacerdote venne prelevato da sessanta militanti fascisti e portato nel carcere di San Vittore a Milano, dove venne seviziato brutalmente e lasciato a morire.

La cerimonia, tenutasi presso la piazza della chiesa arcipresbiterale, ha visto la presenza di Corrado Conti di Anpi Calolzio, Enrico Avagnina presidente di Anpi Lecco e Roberta Galli, presidente di Avis ed è stata introdotta dal sindaco Marco Ghezzi: “Quando mi è stato chiesto di dedicare una targa a don Achille Bolis – ha ricordato Ghezzi – , ho accettato avendo in mente la riconoscenza dei calolziesi, in particolare degli anziani, verso un uomo di chiesa che si sacrificò per aiutare i suoi concittadini, costretti a nascondersi dalla furia dei nazifascisti”.

La targa, decorata con una rosa rossa in ferro battuto fabbricata dall’artista calolziese Claudio Todeschini, è stata benedetta dall’arciprete don Antonio Vitali, accompagnato dal vicario don Valentino Ferrari.

Corrado Conti ha sottolineato: “Oggi è doveroso ricordare don Bolis con questa semplice targa, anche per non dimenticare quel terribile periodo della nostra storia”. Ha poi svelato insieme al sindaco Ghezzi che il 14 dicembre sarà posizionata un’altra targa commemorativa nel piazzale della stazione dei treni, in ricordo del calolziese Attilio Galli, partigiano della 55esima Brigata Garibaldi F.lli Rosselli, fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944.

Il sindaco Ghezzi ha infine annunciato che le targhe verranno presto dotate di un QR code, in fase di sviluppo da parte degli studenti dell’Istituto Rota, che inquadrato con lo smartphone permetterà a chiunque di leggere la storia della persona raffigurata.

Michele Carenini